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Stiga, FIOM: “Flessibilità organizzativa ma stabilizzazione del lavoro”

Comunicati Fiom - 08/11/2018

Da Rugna: “Reintroduzione dell’articolo 18 come contraltare alla stagionalità”
Stiga, FIOM: “Flessibilità organizzativa ma stabilizzazione del lavoro”
Il segretario generale dei metalmeccanici CGIL Enrico Botter: “Quadro normativo contraddittorio, bisogna stabilizzare il lavoro, non la precarietà”

 

Dopo il referendum alla Stiga di Castelfranco, la FIOM CGIL di Treviso guarda avanti. “Sulla stagionalità forse è arrivato il momento di rivedere il decreto del 1963 che definisce quali attività possono assumere i tratti della stagionalità e quali no. Per noi la questione passa anche da quella parte - spiega Enrico Botter, segretario generale della FIOM CGIL di Treviso -. Mentre da anni, come rappresentanti dei metalmeccanici, ci battiamo contro la precarietà cercando di tenere insieme le esigenze dell’impresa e dei lavoratori e siamo impegnati nel consolidare l’occupazione attraverso la contrattazione aziendale nel territorio, la politica autoreferenziale ci consegna un quadro normativo sempre più contradditorio. Serve più merito e meno strumentalità”.

“Bisogna temperare l’esigenza di flessibilità delle imprese con l’esigenza di stabilità dei lavoratori - ribadisce Enrico Botter - ma l’eccesso di flessibilità introdotto dalle innumerevoli leggi sul lavoro degli ultimi anni ha abituato male le imprese che si sono organizzate di conseguenza. Oggi si prova a tornare indietro e non è accettabile il ricatto occupazionale”.

“Una proposta come FIOM per recuperare la situazione ce l’abbiamo e l’avevamo già suggerita all’impresa che però non ne ha voluto sapere - continua Alessandro Da Rugna, il funzionario sindacale che segue la trattativa -, ovvero utilizzare l’articolo 8 per la stagionalità e quindi garantire la flessibilità necessaria all’organizzazione del lavoro, ma al tempo stesso definire un percorso vero di stabilizzazione progressiva dei lavoratori garantendo la stabilità del posto di lavoro attraverso la reintroduzione per via negoziale dell’articolo 18. L’azienda non può pretendere deroghe normative, fini a se stesse, anche perché il clima in fabbrica è non poco pesante. Noi ci siamo, nel merito, lasciamo ad altri le facili strumentalizzazioni - chiosa spigoloso Da Rugna -”.

 

Ufficio Stampa


Botter Enrico
Segretario Generale FIOM CGIL TREVISO