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Sile Caldaie, Moretto: “Serve un piano di rilancio che salvi i posti di lavoro”

Comunicati Fiom - 25/10/2017

Sile Caldaie, Moretto: “Serve un piano di rilancio che salvi i posti di lavoro”

 

Massima l’adesione all’assemblea straordinaria sciopero e al presidio da parte dei lavoratori della Sile Industrie Costruzioni Termoidrauliche di Casier. Chiamati dalla FIOM CGIL di Treviso, si sono mobilitati nel corso della giornata di oggi, mercoledì 25 ottobre, per esprimere la loro preoccupazione per le sorti della ultrasettantenne ditta trevigiana e, dunque per il posto di lavoro.

A causa della perdita di quote di mercato, dal 2014 la Sile vive una situazione di crisi affrontata finora con l’utilizzo di ammortizzatori sociali e grazie al contratto di solidarietà. Ora l’azienda ha presentato richiesta di concordato preventivo in continuità in Tribunale che prevede come elemento principale l’abbattimento del costo del lavoro con il taglio di 23 degli attuali 47 dipendenti, nonché tagli anche dal punto di vista salariale. Una proposta irricevibile da parte del sindacato che alza le barricate. “Non è questa la strada per salvare l’azienda e rilanciare l’attività. Si possono identificare alternative agli esuberi sfruttando ancora gli ammortizzatori disponibili a disposizione anche per traghettare coloro che si avvicinano al pensionamento. Ma anche identificare un soggetto interessato a entrare nella società, il cui nuovo nome è Basitaly, o a rilevarne l’attività - dichiara Manuel Moretto della FIOM CGIL di Treviso”.

“Siamo disponibili al dialogo con la proprietà - sottolinea Manuel Moretto - ma i tempi stringono. Per questo abbiamo chiesto anche l’intervento delle istituzioni locali nella speranza che si spendano perché questa storica realtà produttiva del territorio, e il know how che ne è racchiuso, non si perdano”.

 

Treviso, 25 ottobre 2017

Ufficio Stampa