Immagine di copertina

COMUNICATO STAMPA FP

Comunicati Segreteria - 15/12/2014

Oggi 15 dicembre il presidio delle OOSS a Montecitorio contro la perdita di servizi, di posti di lavoro e il dissesto per il sistema delle autonomie locali che va a configurarsi.
Province, Bernini: "Parlamentari e amministratori Veneti rompano il silenzio".
La denuncia di FP CGIL: "Macelleria. Si scarica su lavoratori e cittadini le responsabilità altrui".

"Confermati tutti i tagli e nessuna apertura che renda possibile una vera prospettiva di applicazione della riforma Delrio e dei protocolli di intesa sulla salvaguardia dei servizi e dell'occupazione. Nessuna modifica è stata apportata alla Legge di Stabilità, anzi diventa nei fatti peggiorativa per il futuro dei lavoratori e dei servizi della Provincia".
Lo ha detto Ivan Bernini, segretario generale della Funzione Pubblica della CGIL di Treviso, che si appella ai parlamentari trevigiani e agli amministratori locali perché urgentemente intervengano per una revisione della manovra del Governo.

"Il risultato della legge di stabilità – afferma il segretario generale FP CGIL di Treviso - conferma che non i politici ma i lavoratori si troveranno senza posto di lavoro, esattamente il contrario di quanto dichiarato a marzo dal presidente del Consiglio, quando affermava di voler dare un segnale chiaro, forte e netto, con 3mila posti in meno per i politici. Tremila persone smettano di vivere di politica e provino l'ebbrezza di trovare un lavoro, diceva Renzi. La mannaia, invece, si abbatte su dipendenti pubblici, fissi e precari, e sui cittadini e imprese che si vedranno sottratti dei servizi erogati, anche lì dove funzionavano in modo virtuoso".

"I parlamentari del Veneto e della Marca – chiede Bernini - non avallino questa macelleria di lavoro e spingano per affrontare sul serio le questioni che riguardano direttamente il nostro territorio e la tenuta dei servizi. Bisogna evitare – puntualizza Bernini – manovre che scaricano sugli Enti e sulle Amministrazioni locali le responsabilità di scelte sbagliate e avviare, invece, un percorso di riordino concordato, che contempli la possibilità di ricollocare funzioni e posti di lavoro".

"Oggi CGIL CISL UIL effettueranno un presidio di protesta davanti a Montecitorio – ha comunicato Bernini – chiediamo che anche i parlamentari veneti siano lì con noi, non per fare passerella ma per ascoltarci e cambiare concretamente una Legge di stabilità. È l'ultima chiamata.
Poi non ci si meravigli se aumenta l'astensione al voto e cresce il clima di antipolitica – ha concluso Bernini – quando è il silenzio ad accompagnare le iniziative democratiche di chi vive sulla propria pelle l'incognita del futuro".