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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 05/12/2013

La CGIL di Treviso alle categorie economiche: "Attiviamo gli accordi sottoscritti e rafforziamo i controlli".
Vendrame: "La legalità è la via per uscire dalla crisi".
Il segretario generale: "La congiuntura economica inasprisce e diffonde i fenomeni di sfruttamento del lavoro determinando un sistema economico parallelo ancora più fragile. Costruiamo insieme un nuovo modello produttivo che si fondi sull'onestà, di tutti".

"Abbiamo toccato il fondo, ora è il momento di risalire" - così Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, commenta la preoccupazione rispetto al perpetuare del fenomeno del lavoro nero in provincia di Treviso – "apriamo una fase di controlli e di collaborazione tra le Parti Sociali e le Associazioni di Categoria".

"A questi fenomeni il Sindacato ha da sempre dedicato massima attenzione e spesso sono stati denunciati soprattutto nella dimensione e diffusione riscontrata e che ha determinato la creazione di un sistema economico e produttivo parallelo basato sull'illegalità, coinvolgendo imprese, imprenditori e lavoratori in un circolo tanto vizioso quanto fragile, complice della debolezza stessa del sistema nell'affrontare la crisi" ha affermato il segretario generale della CGIL di Treviso. "Non possiamo nasconderci dietro un dito – ha continuato Vendrame – non accettabili neppure atteggiamenti di "presunta verginità" rispetto a chiare responsabilità del passato: dalle piccole alle grandi realtà del territorio, in molti sono stati complici di un meccanismo perverso e che oggi nelle sacche della crisi si inasprisce, spesso a spese dei dipendenti costretti a sottostare a forme di sfruttamento pur di non perdere il posto di lavoro.
La cultura dell'evasione e della furbizia troppo tollerata anche in anni recenti, non si supera con una dichiarazione o puntando il dito sui soggetti deboli del sistema. Il principio di legalità non è un interruttore che si attiva e fa luce su anni e anni di buio, va ricostituito con atteggiamenti quotidiani e coraggiosi, diversi rispetto al passato".

"L'illegalità è un problema per tutti – ha sottolineato Vendrame - se vogliamo ricostruire un sistema economico, produttivo e occupazionale vincente, dobbiamo rimboccarci le maniche e risalire la china, tutti insieme, istituzioni, imprese e lavoratori; non avere paura di uscire allo scoperto ma abbandonare questo approccio perverso al mercato del lavoro e alla produzione, e costruire la cultura della legalità, del merito e delle competenze, dell'onestà, della capacità imprenditoriale.
Solo questo percorso ci farà uscire dalla crisi rafforzati – ha concluso Vendrame – avviamo da subito, in attivazione anche degli accordi sottoscritti tra Parti Sociali e Associazioni di Categoria, una fase di controlli in collaborazione con gli organismi competenti al fine di far emergere l'utilizzo scorretto degli ammortizzatori sociali e colpire chi danneggia la collettività".