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Legge di bilancio 2019 e provvedimenti collegati

Informazioni Segreteria - 20/02/2019

La Legge di Bilancio 2019 è stata approvata al fotofinish il 30 dicembre scorso con il voto di fiducia sul cosiddetto maxiemendamento, sottraendola a qualsiasi dibattito parlamentare. Una scelta fortemente svilente, naturale epilogo del suo stesso iter di stesura, in cui il Governo si è dimostrato indifferente al confronto con i Sindacati. CGIL CISL e UIL già a novembre e prima della sonora bocciatura della Commissione Europea avevano sottoposto all’esecutivo le priorità da considerare per garantire un modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità sociale e ambientale, sulla solidarietà nazionale e l’inclusione, ma le richieste sono cadute nel vuoto.

La manovra, con oltre 22 miliardi in deficit, privilegia la spesa corrente a discapito degli investimenti, visti anche gli ulteriori tagli di risorse e misure pasticciate che rischiano di essere inconsistenti, è inadeguata e senza un disegno strategico sulle politiche pubbliche finalizzate allo sviluppo e al lavoro, praticamente assenti. Ed è per la mancanza di coperture sufficienti e non per un’intransigenza ingiustificata di Bruxelles che il Governo ha ridimensionato le fantasiose promesse elettorali, perché anche abbassando il rapporto deficit/pil, tentando peraltro di camuffarlo in modo grottesco, e alzando in modo spropositato le tanto criticate clausole di salvaguardia, i nodi sono venuti al pettine e si è scelto di non puntare sul futuro.

Le frizioni tra gli azionisti di Governo hanno prodotto un testo di difficile lettura per gli stessi addetti ai lavori, dove gli interventi fondamentali si susseguono disordinati nei 1.143 commi di un solo articolo e di molte misure, oltre 160, ci sono le risorse ma non il corredo normativo, demandato a successivi decreti.
Così è stato anche per i cavalli di battaglia di Salvini e Di Maio, “Quota 100” e “Reddito di cittadinanza” che, contenuti nel decretone pubblicato il 28 gennaio, partiranno ad aprile con l’apertura della prima finestra di pensionamento e i primi accrediti, questi ultimi non si sa bene come. Collegati alla manovra ci sono anche il Decreto Fiscale, con lo stralcio delle cartelle esattoriali, e il Decreto Semplificazioni, che correggere anche alcune storture, come il raddoppio IRES per il Terzo Settore.

Per sostenere i costi, seppur rivisti, dei due interventi chiave del Governo - che aumentano la spesa per pensioni e politiche sociali di altri 5,3 miliardi l’anno e il costo degli interessi sui titoli di Stato di 8,5 miliardi - la manovra ha tagliato su scuola, investimenti, incentivi alle imprese e defiscalizzazione.

Per tutto questo la CGIL, sempre unitariamente con CISL e UIL, ha chiamato alla grande mobilitazione del 9 febbraio a Roma, per chiedere al Governo di ripensare le proprie scelte e aprire un confronto serio sulle questioni ormai improrogabili: investimenti, giovani, donne, sviluppo e sostenibilità. Per dare forza alle proprie rivendicazioni e sostenere la partecipazione, cosciente e informata dei propri iscritti e di tutti i cittadini, affinché, al di là degli slogan, siano consapevoli delle decisioni del Governo, propone una sintesi delle principali misure della Legge di Bilancio e dei provvedimenti collegati, consultabile nel pdf allegato.

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