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L'occupazione rosa

Informazioni Segreteria - 14/06/2017

L’occupazione rosa
Analisi della presenza femminile nel mercato del lavoro della Marca

 

Il percorso di analisi intrapreso dal sindacato sul mercato del lavoro trevigiano prosegue e si intreccia con l’impegno a costruire un dibattito a più livelli sul versante del ruolo delle donne in ambito sociale ed economico. Mostrati dapprima i dati sulla rappresentanza al femminile nell’organizzazione e nei Comuni - ancora inferiore al 40% -, sono seguiti poi quelli sull’andamento occupazionale nella Marca, segnato nel periodo 2008-16 da un’emorragia di posti di lavoro, ma anche dal ritorno del settore primario e dall’esplosione del terziario, complice l’aumento delle necessità di servizi alla persona. Logico che il passo successivo abbia portato il sindacato a concentrarsi sulla composizione per genere del trend del mercato occupazionale, da cui sono emersi importanti tratti caratterizzanti e scaturiti ragionamenti anche generali.

La rilevazione ha messo in luce che gli interventi normativi attuati nel periodo 2008-16 - abolizione di alcune forme contrattuali, tra tutti i contratti a progetto e le associazioni in partecipazione, l’introduzione di nuovi obblighi di legge, come la comunicazione per i contratti a chiamata, e di nuovi o implementati strumenti e incentivi - hanno innegabilmente influenzato i numeri del mercato del lavoro.

Insomma, un periodo di cambiamenti sotto diversi punti di vista, basti considerare l’incremento esponenziale del ricorso ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, tra cui le donne, quasi totalmente italiane, rappresentano il 38,4%, e quello agli stage, concentrato nell’ultimo triennio. Anche se in misura decisamente minore, lo stesso vale per il saldo positivo del lavoro domestico, che riguarda per l’81,1% le donne, per trequarti straniere, e di quello a chiamata, caratterizzato nuovamente da un forte disequilibrio di genere, questa volta con le trevigiane ferme al 31,5%, avendo peraltro subito una maggiore incidenza delle cessazioni.

Imprescindibile, a questo punto, un passaggio sulle modifiche del Job Act - che ha determinato il saldo negativo, concentrato nel 2015, per il lavoro parasubordinato, saldo che riguarda per il 54,4% le donne -, e sugli incentivi introdotti dalla legge di stabilità 2015 che hanno generato la ripresa nel biennio ‘15-16 del lavoro dipendente, che continua però a essere comunque in perdita.

L’andamento di questo saldo, analizzato per età e genere, apre ulteriori scenari di riflessione, poiché presenta una situazione composita, che fa inoltre presupporre contratti a breve termine: se è vero, infatti, che tra le donne le perdite totali sono di poco inferiori alle cinquecento unità, le oltre 15mila presenze in più tra le giovani (fino ai 29 anni) sono praticamente annullate dal calo segnato dalle adulte (tra i 30 e i 54 anni) e dalle senior.

A confermare il quadro è l’incrocio tra il dato generale sui flussi, che prendono in considerazione tutti i motivi di cessazione, e le percentuali di pensionamento, da cui si desume che, nonostante la timida ripresa negli ultimi due anni, da questa sono rimaste sostanzialmente escluse le over 55 che faticano a trovare un nuovo collocamento.

Cosa dire poi del gap occupazionale tra uomini e donne nella Marca dopo il Job Act e gli incentivi? I numeri delle assunzioni e delle trasformazioni contrattuali registrate, ovvero i passaggi dai rapporti determinati e di apprendistato ai nuovi tempi indeterminati, fanno emergere come sia rimasto sostanzialmente inalterato, anche perché interventi e incentivi hanno inciso più per gli uomini che per le donne. Tradotto, se nel periodo 2008-16 le nuove attivazioni riguardavano per il 47% le donne, nel 2016 tale media è scesa al 43,6% e così quella sulle trasformazioni, passata dal 42,3% al 40,5%.

Il mercato del lavoro nella Marca si conferma, dunque, ancora prevalentemente maschile, dove l’accesso all’impiego e la sua stabilità, nonché le forme contrattuali adottate, privilegiano il lavoratore rispetto alla lavoratrice. Un gap che l’analisi ha messo in evidenza e che l’impegno del sindacato sul territorio e sui tavoli di contrattazione cercherà di colmare.

 

 

Collegamento al video originale nel portale Youtube.


Vendrame Giacomo
Segretario Generale CGIL TREVISO


Pasqualin Sara
Segretario Generale FLAI CGIL TREVISO