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Modello 730, la pandemia affonda i redditi dei trevigiani

Comunicati Caaf - 19/07/2021

Le prime rilevazioni del CAAF CGIL di Treviso sulle dichiarazioni 2021
Modello 730, la pandemia affonda i redditi dei trevigiani
Calano del 2,33% i contribuenti della Marca con redditi sopra i 25mila euro: penalizzati soprattutto i 40enni, regge la situazione reddituale degli over 60

Redditi in calo per i trevigiani nell’anno della pandemia da Covid-19. A confermarlo, la fotografia scattata dal CAAF CGIL sui 48.150 Modelli 730/2021, relativi all’anno d’imposta 2020, raccolti fino al 30 giugno nelle sedi della Marca. Dati rappresentativi - benché ancora parziali visto il termine ultimo per la presentazione del 730 al prossimo 30 settembre - che approfondiscono una tendenza già messa in luce su scala regionale. A segnare la differenza rispetto alle dichiarazioni dell’anno precedente i 6.865 contribuenti in meno nella fascia reddituale sopra i 25mila euro (-2,33% sul 2019); fascia che conta a oggi 12.664 contribuenti. Aumentano così i trevigiani che nel 2021 dichiarano redditi inferiori a tale soglia: 35.486 (pari a oltre il 73% sul totale). Di questi ultimi, ben 8.469 si collocano sotto i 10mila euro, segnando una crescita del +1,01% sul 2019. Dati preoccupanti, che si collocano nel quadro delineato dalle analisi preliminari di CGIL Veneto e Sistema CAAF, che stimano in media al 2,5% la perdita di reddito per i lavoratori nella regione.

A chiarire ulteriormente lo scenario, l’oscillazione della distribuzione reddituale tra le diverse corti d’età che, rispetto al 2019, nonostante le proporzioni tra i campioni anagrafici sul totale dei dichiaranti resti immutata, presenta variazioni significative. Numeri alla mano, è un vero e proprio sbilanciamento generazionale quello che emerge nel confronto con l’anno d’imposta 2019: cala la rappresentatività delle fasce dei trevigiani under 60 con redditi superiori a 25mila euro, che passano dal 18% del 2019 al 16% del 2020 dei contribuenti complessivi, con picchi negativi tra i 40enni. Se infatti nel periodo d’imposta 2019 4.418 trevigiani tra i 41 e i 50 anni con reddito oltre i 25mila euro rappresentavano il 6,5% del totale dei dichiaranti, nel 2020 sono stati solamente 2.359 (pari a 4,9% sul totale) i 40enni a oltrepassare tale tetto, con una flessione pari al 1,6%. Regge, invece, la situazione reddituale dei più anziani. Sul totale dei dichiaranti, i cittadini e le cittadine ultra 60enni con un reddito superiore a 25mila euro crescono in modo inversamente proporzionale ai più giovani, passando dal 10,5% del 2019 al 11,8% del 2020.

“In attesa di tirare le somme a fine settembre, queste prime rilevazioni confermano una tendenza preoccupante già più volte denunciata dal Sindacato – spiega Monica Giomo, Amministratrice Delegata del CAAF CGIL di Treviso –. Il quadro che emerge dai dati elaborati sulla base dei Modelli 730/2021 mostra chiaramente gli effetti riconducibili alla perdita di reddito da lavoro causata dall’emergenza sanitaria esplosa nel 2020 e della precarietà occupazionale. Una generale flessione dei redditi e un impoverimento della popolazione in età lavorativa che trova ulteriore conferma nella mole di domande per l’ISEE elaborate dai nostri sportelli a partire da gennaio 2021, pratiche che al 30 giugno scorso hanno già toccato quota 23.000. Proprio per tutelare i cittadini in questa fase così critica – continua Monica Giomo – , il CAAF CGIL è a disposizione con un servizio completo, dall’assistenza per la compilazione e l’invio della Dichiarazione dei Redditi fino alle pratiche gratuite ISEE, necessarie per accedere ad agevolazioni, prestazioni sociali e misure di sostegno al reddito, come l’Assegno Unico.”

Ufficio Stampa

 


Giomo Monica
Amministratore Delegato CAAF CGIL Treviso