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Bonus edilizi, cosa cambia nel 2024

Informazioni Caaf - 15/02/2024

Nel 2024 i bonus edilizi risultano particolarmente interessati dalle modifiche introdotte dall'ultima legge di bilacio: misure non più in vigore, altre soggette a novità nel segno del restringimento di vantaggi e platea e l'eliminazione, salvo casi particolari, dell'opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito.

 

Per le spese sostenute nel 2024 l’unico strumento di rimborso resta la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi. Salvo casi particolari, infatti, è stata eliminata la possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito. Di seguito si riporta una sintesi delle principali novità in materia di bonus edilizi per il 2024. Si ricorda che al CAAF CGIL è attivo un servizio dedicato, con informazioni e assistenza sui bonus edilizi, su modalità e documentazione necessaria per usufruirne e un servizio convenzionato per la redazione dell’APE, Attestazione di Prestazione Energetica, per ogni tipo di immobile residenziale e commerciale, obbligatoria, pena pesanti sanzioni.


BONUS INVARIATI

Nel 2024 restano confermate le aliquote dei più comuni Bonus Casa:

  • Bonus Verde al 36%
  • Bonus Ristrutturazioni al 50%
  • Ecobonus ordinario fino al 65%
  • Sismabonus ordinario (70-75-80-85%)

BONUS CANCELLATI

  • Bonus Prima Casa under36, prevedeva l’esenzione dal pagamento delle imposte in fase di acquisto della prima casa con ISEE fino a 40mila €; ancora valida fino a fine anno la possibilità di accedere al mutuo attraverso la Garanzia dello Stato.
  • Bonus Case Green, prevedeva una detrazione IRPEF del 50% sull’IVA per l’acquisto di immobili di classe energetica A o B.
  • Bonus Acqua Potabile, per l’acquisto di dispositivi di filtraggio e mineralizzazione.
  • Bonus Decoder, destinato agli over 70 con pensione fino a 20mila euro annui.
  • Superbonus 110%: la possibilità di usufruire della maxi-detrazione 110% si chiude con le spese 2023 per lavori terminati e pagati entro il 31 dicembre scorso. Il legislatore ha però previsto, in caso di opzione della cessione del credito o sconto in fattura, una deroga, riconoscendo l'aliquota al 110% sulle spese 2023 anche nel caso di lavori non completati in tempo.

BONUS RIDOTTI/ROMODULATI

  • Superbonus per interventi di efficientamento energetico e antisismico: riservato unicamente ai condomini, nel 2024 si riduce al 70% e nel 2025 scenderà al 65%; per le spese 2024 il legislatore ha attivato un fondo per compensare la differenza di aliquote per chi al 31 dicembre 2023 ha raggiunto almeno il 60% dei lavori e ha un reddito, calcolato con il quoziente familiare, sotto i 15.000 €.
  • Bonus Mobili 50% previsto in caso di ristrutturazione: il tetto massimo di spesa per la detrazione scende da 8.000 a 5.000 €.
  • Bonus Barriere Architettoniche al 75%: ristretto l'elenco dei lavori soggetti ad agevolazione, che ora è prevista solo per gli interventi aventi a oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, escludendo quindi la sostituzione di porte, finestre, pavimenti, rifacimento bagni e interventi di automazione degli impianti. Lo sconto in fattura e la cessione del credito sono ancora consentiti in due casi, ovvero se l’intervento riguarda:
    • parti comuni di condomini a prevalente destinazione abitativa;
    • edifici unifamiliari o unità abitative site in edifici plurifamiliari, adibite ad abitazione principale e di proprietà del contribuente, che deve avere un reddito, calcolato con il quoziente familiare, entro i 15mila euro. Il requisito reddituale non è necessario se uno dei componenti del nucleo è disabile grave ai sensi della Legge n.104/1992.

 

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