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Sanità trevigiana: la corda è tesa ma se si strappa pagano i cittadini

Comunicati Fp - 17/05/2018

Sanità trevigiana: la corda è tesa ma se si strappa pagano i cittadini

Bernini: “È responsabilità di tutti riallacciare i nodi di una discussione inclusiva sui temi della salute”

 

“La recente presa di posizione dell’Ordine dei Medici ha contribuito a porre l’attenzione su una problematica che da tempo andiamo denunciando: è impensabile che la Regione, nel progettare la nuova legge di programmazione del Veneto, con particolare riferimento al tema della Salute, possa operare senza coinvolgere direttamente i cittadini e i loro rappresentanti in ottica di democrazia e partecipazione reale - afferma Ivan Bernini, segretario generale FP CGIL di Treviso”.

“Sono anni che tutto viene deciso senza una discussione inclusiva reale di tutto coloro che, fattivamente, si occupano di salute. A Treviso così come negli altri territori del Veneto. Tanto è vero che gli obiettivi prioritari del Piano Socio Sanitario del 2012 non sono nemmeno stati presi in considerazione - continua il segretario generale FP CGIL.

Ecco perché oggi le tensioni rischiano di deflagrare, anche per quanto riguarda le figure professionali del sistema salute come abbiamo visto in questi giorni. Tensioni che aleggiano da tempo e coinvolgono anche amministratori locali, sindaci e associazioni delle famiglie.

Inutile ricordare che tutto origina da carenza di personale senza precedenti, insostenibilità dei servizi e della dignità dei lavoratori, azioni - sottolinea Ivan Bernini - che privilegiano costantemente le scelte economiche e la compressione dei costi rispetto ai bisogni di salute e la valorizzazione del personale.

Le scelte imposte dalla Regione ricadono sul territorio - aggiunge Bernini -, su chi gestisce le Aziende, su chi opera nel sistema socio-sanitario. I patti della sanità, del suo funzionamento, non si reggono però solo sulle persone; si reggono sulle risorse, sull’organizzazione complessiva, sul riconoscimento reciproco tra le diverse professionalità che fanno parte del sistema, sul riconoscimento delle reciproche competenze che devono essere il valore aggiunto di un sistema in evoluzione. Non c’è una professione più importante di altre, ci sono tante professioni che si integrano e lavorano tra loro.

La corda è tesa e rischia di strapparsi. E - conclude Bernini - in questo caso, a pagare, saranno solo cittadini e lavoratori. Mi auguro allora che si possa, finalmente, mettere assieme tutti gli attori del mondo sanitario per discutere seriamente della questione e trovare una soluzione valida e non calata dall’alto”.

 

Ufficio Stampa


Bernini Ivan
Segretario Generale FP CGIL TREVISO