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Fusioni comuni, Casarin: “Non solo Treviso. Necessarie tra i più piccoli”

Comunicati Fp - 09/11/2021

Per la FP CGIL trevigiana la ridefinizione dei confini degli enti locali deve partire dalla capacità di gestire i servizi alla cittadinanza
Fusioni comuni, Casarin: “Non solo Treviso. Necessarie tra i più piccoli”

 

Sulla fusione dei comuni e il progetto Grande Treviso anche la Funzione Pubblica CGIL ha da dire la sua: “al centro non c’è il campanile ma la dimensione ottimale di governance amministrativa capace di gestire ed erogare servizi alla cittadinanza, una macchina pubblica efficiente anche dal punto di vista del personale, numericamente adeguato a rispondere ai bisogni individuali e collettivi, preparato e formato, valorizzato. Bene allora che si rinvigorisca il confronto attorno all’importante tema delle fusioni dei comuni della Marca, ma non creando una provincia a due velocità bensì partendo proprio da quelle realtà locali maggiormente in difficoltà perché di piccole e piccolissime dimensioni. Si parta da lì a fare massa critica”. Così Marta Casarin, segretaria generale FP CGIL di Treviso, interviene sul dibattito attorno alla Grande Treviso.

“Congetturare in merito al progetto Grande Treviso non può essere un esercizio di stile ma un percorso che riveda e ridefinisca l’intera governance del territorio provinciale – continua Marta Casarin –. Un capoluogo che si affaccia a una dimensione medio metropolitana non può essere il gigante in mezzo ai nani da giardino. Infatti, se l’integrazione per fusione della città con il suo hinterland può contribuire a uno sviluppo più organizzato e migliorare la capacità di gestire ed erogare servizi alla cittadinanza, non si può prescindere da rimodulare i confini dei comuni piccoli. Penso all’area della Pedemontana e del Quartier del Piave, da anni ormai in grandissima difficoltà proprio dal punto di vista della capacità di dare risposte ai residenti di quelle aree, in termini di sevizi, di assistenza, di sicurezza, di infrastrutture”.

“Ragionare sulle fusioni è ragionare necessariamente sull’efficienza, sul personale pubblico che opera nell’interesse collettivo – sottolinea Casarin –, nel disegnare una Marca per chi la abita e non per chi la governa. Il punto di vista del lavoro e dei servizi diventa imprescindibile e come Sindacato che rappresenta gli addetti del comparto siamo pronti ad accogliere la sfida e a dialogare con tutti gli amministratori che progetti importanti e fondamentali come le fusioni vogliano intraprenderli”.

 

Ufficio Stampa


Casarin Marta
Segretario Generale FP CGIL Treviso