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Bocciatura ATS, la FP CGIL con la minoranza ai 300

Comunicati Fp - 30/04/2025

Bocciatura ATS, la FP CGIL con la minoranza ai 300
La segretaria generale Marta Casarin: “Non si può liquidare un progetto così, se non vengono affrontati tutti i nodi e le possibili soluzioni a rischio i servizi di domani su territorio”



La FP CGIL di Treviso in accordo al voto contrario espresso dall’opposizione ai 300 relativamente alla progettualità per la realizzazione degli Ambiti Territoriali Sociali in provincia nel corso della seduta del consiglio comunale di ieri, martedì 29 aprile.

Richiamandosi a un documento di natura confederale della CGIL trevigiana Marta Casarin, segretaria generale FP CGIL di Treviso, ritiene che, secondo il censimento dei servizi che attualmente vengono erogati dall’ULSS 2 Marca Trevigiana per conto dei Comuni e dagli stessi, la grandezza dell'ambito rischia di non riuscire a coprire la prossimità necessaria a tutela del benessere e della salute della cittadinanza. “Ci sono oggi situazioni molto diversificate, ragionare di un ambito pari a 400mila cittadini è per questo motivo pericoloso. Pur riconoscendo il lavoro portato avanti anche dalla Conferenza dei Sindaci, pensiamo che la politica debba fermarsi e chiedere alla Regione del Veneto di rivedere la grandezza degli Ats, adattandola ai bisogni dei territori”.

“inoltre, l’architettura con cui dare gambe agli Ats – prosegue sull’onda delle criticità la segretaria generale della FP CGIL –, cioè la loro forma giuridica in aziende speciali consortili non economiche, non ha nessuna rassicurazione normativa sulla continuità del rapporto di lavoro pubblico e non parliamo solo dei dipendenti che oggi lavorano in questi ambiti, ma anche dei professionisti di domani. Non si capisce perché, visto che al momento restiamo ancora in attesa delle linee guida nazionali, non si è voluto rallentare il processo decisionale per soppesare tutti gli aspetti. Visto poi che il termine del 30 aprile era un termine ordinatorio e non perentorio, si sarebbe potuto darsi maggiore tempo, anche coinvolgendo tutti i soggetti che un contributo avrebbero potuto offrirlo, anche ai tavoli aperti con i tecnici. Faccio notare poi che le sentenze in questo senso sono tante e controverse ma non esiste nessuna legislazione che confermi che tale forma giuridica stia in toto nell'alveo del pubblico impiego – spiega Marta Casarin”.

“Infine, le lavoratrici e i lavoratori sono molto preoccupati per il futuro dei servizi nella loro continuità territoriale, per la mancata condivisione dei processi da parte di chi li rappresenta collettivamente – aggiunge Casarin –. La riforma degli Ats può diventare un’opportunità per il nostro territorio se gestita senza fretta e senza protagonismi politici. In gioco i servizi rivolti ai cittadini, in particolare ai più fragili. In un quadro generale in cui il disagio sociale tocca punte altissime, non ci si può fermare alle necessità di oggi ma tracciare fin da subito il percorso dei futuri interventi”.

 

Ufficio Stampa


Casarin Marta
Segretario Generale FP CGIL TREVISO