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Cittadella della Salute, Bernini: “Zaia si contraddice”

Comunicati Fp - 28/12/2015

COMUNICATO STAMPA

 

La FP CGIL sulle lentezze burocratiche dell’iter dei lavori per l’ospedale di Treviso
Cittadella della Salute, Bernini: “Zaia si contraddice”
Il segretario generale Ivan Bernini: “Fatti gli ospedali si risponda ai bisogni di salute del territorio”

 

“Cittadella della salute a Treviso: Zaia si contraddice. Secondo il governatore del Veneto la burocrazia ha rallentato l’iter legale che porterà alla realizzazione della nuova struttura ospedaliera nel capoluogo della Marca, ma a capo della macchina burocratica è proprio la Regione e fu proprio lui a voler "vederci chiaro" a seguito delle indagini che coinvolsero le società aggiudicatrici dell’appalto per i nuovi lavori” ha commentato Ivan Bernini, segretario generale FP CGIL di Treviso, sottolineando che “al di là degli ospedali quello che serve al nostro territorio è una Sanità efficiente che metta al primo posto i bisogni dei cittadini e le condizioni di lavoro di chi negli ospedali opera quotidianamente”.

“L’euforia del Presidente Zaia per la conclusione dell’iter legale sulla costruzione della cittadella sanitaria di Treviso si è manifestata palesemente attraverso i social network. "Nuovo ospedale di Treviso, pronto entro il 2020, poteva essere prima senza una burocrazia che blocca chi vuole fare". Sostanzialmente il Presidente della Regione accusa una generica burocrazia del non fare, dimentico che il primo burocrate è proprio la Regione. Infatti, è la Regione il soggetto responsabile della programmazione ospedaliera, incluso quello che attiene all’edilizia sanitaria. Zaia dimentica poi che tra i soggetti che hanno rallentato l’iter c’è proprio lui quando, immediatamente dopo l’arresto dell’Amministratore Delegato di Finanza e Progetti (l’aggiudicataria del maxiappalto), finito nel filone di indagine delle tangenti MOSE, ha "voluto vederci chiaro". Peraltro pendeva il ricorso al TAR del Veneto di un altro partecipante alla gara in ATI con Maltauro, a sua volta indagato nello scandalo MOSE. E questa – dice il segretario FP CGIL di Treviso - non è questione di burocrazia ma di legalità”.

“Noi non ci dimentichiamo, invece – continua Ivan Bernini – che l’attuale governatore è stato vice di Galan tra il 2005 e il 2008 e presidente della Giunta regionale dal 2010 a oggi. Basta, dunque, scaricare sempre su altri responsabilità che sono proprie. E se Zaia, nel rispetto della legalità, è presidente del fare non si fermi agli ospedali, in ritardo c’è anche quell’applicazione della Legge Regionale del 2012, meglio nota come Piano Socio Sanitario Regionale, i cui risultati minimi tardano a manifestarsi nonostante allora, tre anni fa, lo stesso presidente l’avesse definita una riforma epocale. Come, a due giorni dalla chiusura dell’anno, restiamo in attesa di conoscere la squadra di Direttori Generali, o commissari straordinari, che dovranno gestire le politiche di salute delle nostre o della nostra unica Ulss trevigiana”.

 

 

Treviso, 28 dicembre 2015

 

Ufficio Stampa


Bernini Ivan
Segretario Generale FP CGIL TREVISO