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Igiene ambientale, lunedì sciopero per mille addetti

Comunicati Fp - 29/05/2016

Stop in tutta la provincia di Treviso dei circa mille lavoratori del settore a sostegno del rinnovo del Ccnl, scaduto nel 2013
Igiene ambientale, lunedì sciopero per mille addetti
Per il 30 maggio è stato proclamato, della durata di 24 ore e per l’intero turno di lavoro, sciopero dalle segreterie di FP CGIL, FIT CISL, UILTrasporti e FIADEL

 

Braccia incrociate per i lavoratori dell'igiene ambientale lunedì 30 maggio per l'intera giornata. A proclamare l'astensione dal lavoro i sindacati di categoria (Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel) per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre 2013. Nella sola provincia di Treviso, da circa due anni e mezzo, circa mille addetti del settore sono in attesa di un rinnovo che possa garantire “le giuste tutele e garanzie”. Le realtà più rilevanti per numero di dipendenti e servizio nella Marca sono Contarina, SAVNO, SESA e Ingram.

Le trattative con le controparti, ovvero per il versante pubblico Utilitalia e per quello privato Fise-Assoambiente, sono in una fase di stallo. Secondo i sindacati, infatti, le parti datoriali “non stanno dando margini per far avanzare il confronto, mantenendo un atteggiamento di estrema chiusura”, a partire dalle richieste di aumento salariale passando per un abbassamento delle tutele, fino ad arrivare a contestare il diritto allo sciopero e a quello di assemblea. Inevitabile quindi lo sbocco nella mobilitazione di lunedì. Previsto, inoltre, un presidio regionale a Padova davanti a Confservizi Veneto.

Tra le richieste dei sindacati, la clausola sociale. Le sigle, infatti, spingono per inserire nel CCNL tutele e garanzie nei passaggi di gestione. “In un settore soggetto a continui cambi d’appalto come l’igiene ambientale – spiegano Marta Casarin (FP CGIL), Oscar Dalla Rosa (FIT CISL RETI), Mario Tozzato (UILTrasporti) e Carmelo Cavallo (FIADEL) –, per tutelare i lavoratori è necessario implementare la clausola sociale al fine di mantenere i diritti acquisiti in anni di lavoro”. Di pari importanza la richiesta, come pregiudiziale, di sterilizzare il Jobs act in tema di licenziamenti facili, per assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali. Quanto al fronte salariale i sindacati sostengono il bisogno di “un adeguamento economico al passo coi tempi, insieme all'avvio del fondo di solidarietà sugli inidonei e all’obbligo di iscrizione di tutti i lavoratori alla previdenza complementare”. Il tutto, insieme a regole più chiare in caso di esternalizzazione del servizio, l'evoluzione della classificazione del personale e un nuovo sistema d’orario.

 

Treviso, 28 maggio 2016

 

Uffici Stampa


Casarin Marta
FP CGIL Treviso