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Igiene ambientale, mercoledì 15 giugno seconda giornata di sciopero

Comunicati Fp - 14/06/2016

FP CGIL - FIT CISL - UILTrasporti - FIADEL
Segreterie Generali

 

COMUNICATO STAMPA

 

L’appello dei Sindacati di categoria ai trevigiani: “Non guardate al disagio ma supportate la protesta”
Igiene ambientale, mercoledì seconda giornata di sciopero
FP CGIL, FIT CISL, UILTrasporti e FIADEL: “Il 15 giugno braccia incrociate per circa mille addetti del settore a sostegno del rinnovo del Ccnl, scaduto nel 2013”

 

Per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale, nella Marca scaduto per circa mille addetti del settore il 31 dicembre 2013, dopo la protesta di fine maggio i lavoratori dell'igiene ambientale incroceranno nuovamente le braccia per l'intera giornata di mercoledì 15 giugno. A proclamare l'astensione dal lavoro i sindacati di categoria (Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel). Le realtà più rilevanti per numero di dipendenti e servizio nella provincia di Treviso sono Contarina, SAVNO, SESA e Ingram. A fermarsi saranno la raccolta dei rifiuti, lo spazzamento delle strade, la manutenzione del verde pubblico, il servizio di sportello. Garantiti i servizi cimiteriali.

“Servono giuste tutele e garanzie - affermano Marta Casarin (FP CGIL), Oscar Dalla Rosa (FIT CISL RETI), Mario Tozzato (UILTrasporti) e Carmelo Cavallo (FIADEL) -”. Le trattative con le controparti, ovvero per il versante pubblico Utilitalia e per quello privato Fise-Assoambiente, restano in una fase di stallo. Secondo i sindacati, infatti, le parti datoriali “non stanno dando margini per far avanzare il confronto, mantenendo un atteggiamento di estrema chiusura”, a partire dalle richieste di aumento salariale passando per un abbassamento delle tutele, fino ad arrivare a contestare il diritto allo sciopero e quello di assemblea.

Tra le richieste dei sindacati, la clausola sociale. Le sigle, infatti, spingono per inserire nel CCNL tutele e garanzie nei passaggi di gestione. “In un settore soggetto a continui cambi d’appalto come l’igiene ambientale - spiegano i Sindacati -, per tutelare i lavoratori è necessario implementare la clausola sociale al fine di mantenere i diritti acquisiti in anni di lavoro”. Di pari importanza la richiesta, come pregiudiziale, di sterilizzare il Jobs act in tema di licenziamenti facili, per assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali. Quanto al fronte salariale “indispensabile un adeguamento economico, insieme all'avvio del fondo di solidarietà sugli inidonei e all’obbligo di iscrizione di tutti i lavoratori alla previdenza complementare”. Il tutto, insieme a regole più chiare in caso di esternalizzazione del servizio, l'evoluzione della classificazione del personale e un nuovo sistema d’orario.

L’appello. “Chiediamo ai trevigiani di non guardare al disagio per l’interruzione del servizio - concludono i rappresentanti sindacali - piuttosto di essere solidali con i lavoratori del settore e di supportare la protesta, perché messa in atto al fine di dare dignità al lavoro e altresì di offrire garanzie di qualità e professionalità del servizio stesso nel tempo”.

Treviso, 14 giugno 2016

 

Uffici Stampa


Casarin Marta
FP CGIL Treviso