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Come cambia la Legge 104: tutte le novità per chi affronta malattie gravi o assiste familiari fragili

Informazioni Patronato Inca - 12/11/2025

Come cambia la Legge 104: tutte le novità per chi affronta malattie gravi o assiste familiari fragili


La Legge 106/2025 introduce alcune novità che, seppur insufficienti, estendono la storica Legge 104

 

La Legge 106/2025 introduce alcune novità che estendono la Legge 104/1992 in materia di assistenza e disabilità e allargano le tutele per chi affronta patologie gravi, malattie croniche o rare, oppure assiste i figli in condizioni di disabilità o fragilità. Un intervento che dovrebbe rendere il welfare più inclusivo, ma che al momento presenta ancora molte criticità e misure probabilmente insufficienti. Di seguito le due principali novità introdotte.

Congedo non retribuito fino a 24 mesi

Da agosto 2025 i lavoratori dipendenti, pubblici o privati, con malattie oncologiche, invalidanti o croniche (anche rare), che comportino un’invalidità pari o superiore al 74% possono richiedere un congedo non retribuito di durata massima pari a 24 mesi, da utilizzare in modo continuativo o frazionato. Al termine del congedo, il lavoratore potrà chiedere di lavorare in modalità agile (smart working), se compatibile con le proprie mansioni, con una corsia preferenziale rispetto ad altri colleghi.

Durante il periodo di congedo:

  • si conserva il posto di lavoro;
  • non si percepisce retribuzione;
  • non si possono svolgere altre attività lavorative;
    inoltre
  • non sarà conteggiato ai fini dell’anzianità di servizio né ai fini pensionistici;
  • sarà possibile riscattarlo versando i contributi come per la prosecuzione volontaria.

Per i lavoratori autonomi è invece prevista la possibilità di sospendere incarichi continuativi fino a un massimo di 300 giorni.

 

10 ore annue di permessi retribuiti per visite ed esami

Dal 1° gennaio 2026, in determinate situazioni si potranno richiedere 10 ore annue di permesso retribuito (con copertura contributiva) per effettuare visite, esami o cure mediche frequenti prescritte dal medico di base o da uno specialista.

Potranno usufruirne:

  • i lavoratori con malattie oncologiche, in fase attiva o in follow-up precoce, o da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportino invalidità pari o superiore al 74%;
  • i lavoratori genitori di figli minori che si trovano nelle stesse condizioni di salute.

L’indennità economica sarà erogata e conguagliata dal datore di lavoro, secondo le regole già previste per le assenze per malattia.

 

Le tutele già previste: il congedo per cure

Le nuove misure si aggiungono alle tutele già esistenti. In particolare, resta in vigore il congedo retribuito per cure (previsto dal DLgs. 119/2011), che consente ai lavoratori con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50% di assentarsi fino a 30 giorni all’anno, anche in modo frazionato, per sottoporsi a cure necessarie e non rinviabili legate alla propria condizione di salute.

 

Le criticità

Pur rappresentando un passo avanti, la Legge 106/2025 presenta alcune criticità segnalate dalla CGIL:

  • La soglia di invalidità al 74% rischia di escludere molte persone con patologie gravi ma con percentuali inferiori.
  • Il congedo non retribuito non prevede copertura figurativa ai fini pensionistici né incide sull’anzianità di servizio.
  • La precedenza nello smart working resta subordinata alla decisione del datore di lavoro.
  • Le 10 ore di permesso rappresentano un aiuto, ma non sono sufficienti per chi deve sottoporsi a terapie lunghe o frequenti.
  • Infine, il percorso legislativo non ha visto un pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, che avrebbero potuto contribuire a migliorare il testo.

 

Si ricorda che per informazioni e assistenza nell'ambito della disabilità e della genitorialità è sempre possibile rivolgersi al Patronato INCA, fissando un appuntamento in una delle sedi della provincia. Per contatti e orari, visita la pagina dedicata,  CLICCA QUI