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IL LAVORO FA LA FORZA

Comunicati Segreteria - 29/04/2011

Anche quest'anno la Festa del Lavoro della provincia di Treviso segna ancora una volta la necessità di lottare per mettere in primo piano le tematiche e le problematiche del lavoro.
Un Primo maggio che è anche un appuntamento, trasversale e unitario, insieme a Cisl e Uil, momento di festa, di intesa, ma anche di riflessione che non può prescindere dall'affrontare i problemi che hanno investito il sistema economico e il mondo del lavoro della Marca.

Il periodo diventa, infatti, di giorno in giorno più grave: non la flessibilità ma la precarietà la fa da padrone diventando il nuovo ambiente sul quale muoversi, con delle pesantissime ripercussioni sui giovani lavoratori, privati delle speranze per il loro futuro professionale e di vita, e sulla tenuta del sistema previdenziale di oggi e di domani. I pensionati poi sono abbandonati ad affrontare una realtà sempre più complessa senza nessuna forma di tutela sociale ed economica, così che con loro stabilità viene meno anche l'ultimo ammortizzatore sociale. E anche gli immigrati, quelli arrivati recentemente ma anche quelli che da anni vivono e lavorano nel trevigiano e oggi sono senza posto di lavoro, trovano occupazione sempre più difficilmente e dunque rischiano di restare ai margini della società e spesso della legalità.

I punti di vista e gli approcci delle organizzazioni sindacali possono essere diversi, ma in una giornata come quella del 1° maggio c'è un collante unico, come unico è il punto di partenza per tutti: il Lavoro.
Lavoro per tutti, lavoro come dignità della persona e del cittadino, lavoro come valore democratico di sviluppo civile, sociale ed economica. In comune, infatti, ci sono i problemi e le preoccupazioni che i lavoratori e i pensionati vivono quotidianamente, e ai quali, con senso di responsabilità, dobbiamo trovare soluzioni condivise, sia riguardanti casi specifici del nostro tessuto economico e produttivo sia che, con occhio al futuro, costituiscano strategie fattive per tutto il territorio provinciale.

Ecco che la partita si gioca sullo stesso campo: quello della ripresa dell'occupazione nella Marca.
E anche il richiamo all'impegno di politici e uomini delle istituzioni, in particolare di quelli locali, è il medesimo per ciascuno dei Sindacati trevigiani. Una sola voce che parla di lavoro e di lavoratori, di diritti e di cittadini. Che denuncia il bisogno imprescindibile che la nostra gente ha di ritrovare la serenità derivante da un posto di lavoro sicuro, un'occupazione non precaria capace di offrire dignità e garanzia di benessere, oggi come domani.

Festeggiare unitariamente la giornata del Primo maggio quest'anno significa anche continuare sulla strada dell'impegno che i Sindacati stanno dimostrando nell'investire e spendersi in progetti condivisi con il mondo degli industriali e delle istituzioni locali al fine di accelerare il processo di ripresa, rilanciare l'economia locale, puntare su professionalità e qualità dell'impiego, e garantire il posto al maggior numero di lavoratori.

Paolino Barbiero, Segretario generale CGIL di Treviso