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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 06/11/2012

Protesta dei medici di base, appello del Sindacato alla moderazione.
Sciopero dei medici, SPI: "Non danneggiate i cittadini"
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Paolino Barbiero: "Fatto salvo il diritto a protestare una tale iniziativa causerebbe solo danni ai pazienti e inclinerebbe il rapporto fiduciario con i medici".

"Inaccettabile creare un ulteriore disagio a carico dei cittadini. Fatto salvo il diritto dei medici di base a protestare per le loro ragioni, tutto il peso dell'iniziativa ricadrebbe, infatti, solo sui pazienti, già troppo spesso abbandonati dalla Sanità pubblica, e così anche dal loro più vicino referente". Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso, richiamando alla moderazione e a valutare attentamente le negative ripercussioni che la protesta, minacciata dai medici di base dell'Uls 9, avrebbe non tanto nei confronti dell'Azienda Sanitaria del capoluogo ma quanto dei trevigiani.

"Ci auguriamo che si trovi presto un accordo tra l'Uls 9 e l'associazione dei medici in merito all'erogazione del compenso per l'applicazione del protocollo d'informatizzazione e l'invio della ricetta elettronica, e per la sicurezza dei medici di continuità assistenziale, le cosiddette guardie mediche. Facciamo appello perché anche gli ultimi 49 dei 250 medici di base facenti capo all'Uls 9 si adeguino presto al nuovo protocollo informatico e che di pari passo l'Azienda Sanitaria trevigiana acceleri l'erogazione dei rimborsi per le spese sostenute. Sull'altro versante delle richieste avanzate – ha continuato Barbiero - crediamo sia doveroso assicurare l'incolumità degli operatori ospedalieri durante l'esercizio del lavoro e per questo chiediamo che, oltre a realizzare i grandi progetti della Cittadella Sanitaria, l'Uls installi quanto prima le apparecchiature tecniche (videocitofono, telecamere di sorveglianza etc) che siano da deterrente ad episodi di violenza ai danni delle guardie mediche".

"Una protesta di tale portata andrebbe ad inclinare il rapporto fiduciario tra medico e paziente e questo rappresenterebbe una gravissima rottura sociale. Chiediamo all'associazione dei medici di portare avanti le loro iniziative di lotta non danneggiando i cittadini. E – ha concluso Barbiero - di aggregarsi al Sindacato per condurre insieme, anche sul nostro territorio, quella grande battaglia per il rinnovamento e il miglioramento della medicina di base".

Ufficio Stampa