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INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL DI TREVISO

Comunicati Segreteria - 09/06/2014

Edifichiamo con mattoni di cristallo la Sanità Veneta.

Gentile Direttore,
le inchieste che le magistrature stanno svolgendo in questi anni e che hanno portato agli arresti numerosi protagonisti del mondo politico, amministrativo, imprenditoriale, finanche a soggetti appartenenti alle Istituzioni che garantiscono la giustizia nel Paese, svelano inquietanti scenari di illegalità e corruzione diffusa, e per certi versi tollerata, che opera in tutti i settori economici e produttivi del nostro territorio.

Le inchieste sull'EXPO di Milano, sul MOSE di Venezia, rappresentano forse la punta di un iceberg di un sistema perverso di realizzare le opere pubbliche o a rilevanza pubblica in Veneto e più in generale nel Nord.
Dalla pedemontana Veneta, al passante di Mestre, alle bonifiche dell'area di Marghera o al giro di affari che ruota attorno al campo della sanità, sia per quanto attiene all'edilizia ospedaliera che per quanto riguarda acquisti di servizi e forniture, nulla potenzialmente è immune dall'avidità e dalla delinquenza, anche da quella organizzata.

Non può più essere solo la voce di chi rappresenta i lavoratori sfruttati da questi meccanismi clientelistici e malavitosi, come nei casi eclatanti della logistica e del facchinaggio, a denunciare questa aberrante situazione.
Ci sia, prima di sprofondare ancora più in basso, uno scatto di reni. Tutti gli attori istituzionali, a tutti i livelli, si assumano la responsabilità di migliorare le normative sugli appalti, di ripristinare il reato di falso in bilancio, di varare una seria legge anticorruzione che preveda controlli e inasprisca le pene. Il malaffare e la corruzione sono problemi complessi con i quali facciamo i conti da lungo tempo, e deve essere chiaro a tutti che anche nuove buone regole non saranno sufficienti se non abbiamo la volontà e la caparbietà di affrontare la questione sotto il profilo culturale, di tirare una linea col passato ed edificare le nostra economia, la politica, il governo del territorio con mattoni di cristallo. Per fare questo serve un impegno di tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali, sindacato compreso.

La corruzione ha un impatto importante sulla spesa pubblica, un fenomeno che altera la percezione dell'utilità della spesa pubblica stessa, dissuade gli investimenti nel nostro Paese, demolisce la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, indebolendo ulteriormente democrazia e coesione sociale, mette a rischio il lavoro già fortemente compromesso, esclude il mondo sano delle imprese e della cooperazione.
La cultura della legalità, la responsabilità che sta in capo a ogni singolo cittadino, deve maturare nell'insieme della società. Diversamente non sarà possibile trasformare un sistema che si regge su una tolleranza diffusa o su un generico sentimento di indignazione che dura lo spazio di un momento.

L'ex Direttore alla Sanità veneta risulta tra gli indagati e proprio perché il 75% del bilancio regionale è composto da spese che riguardano la sanità, e che gli appetiti attorno a tale giro di affari non mancano, come CGIL riteniamo importante che la Regione Veneto operi una messa in piena trasparenza sui progetti che si sono fatti in questi anni nel campo dell'edilizia sanitaria pubblica e nella lunga filiera del settore sanitario, anche sul nostro territorio. Non vogliamo diffondere la cultura del sospetto, anzi vogliamo proprio evitarla, dando trasparenza all'agire pubblico di soggetti istituzionali e privati.