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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 10/10/2008

Appello della segreteria generale ai primi cittadini: " Non mollare sul 20%"
Federalismo, la Cgil chiama i sindaci: "Mobilitazione con i cittadini".

Paolino Barbiero: "Portare le ragioni in piazza, non per dare sciocche spallate al governo, ma per chiedere che risolva i problemi. L'idea di trattenere parte dell'Irpef è possibile, ragionevole, necessaria ma soprattutto urgente. Noi disponibili a sostenere un fronte che sia trasversale, responsabile e che si impegni sulla proposta e non solo sulla protesta".

Serve una mobilitazione di proposta, ampia, trasversale e incisiva, perché quello sul 20% dell'Irpef ai Comuni è un provvedimento urgente e possibile. Ai sindaci trevigiani, dopo la manifestazione a Roma, la Cgil dice: portate in piazza i vostri cittadini, ovvero chi pagherà direttamente, con il taglio della qualità dei servizi, lo sconcio balletto in atto sul federalismo.
Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Camera del Lavoro di Treviso, che ha dichiarato inoltre "la disponibilità immediata della Cgil a sostenere un fronte trasversale e responsabile, che si impegni per una riforma che sia in grado di evitare la bancarotta dei servizi erogati dalle amministrazioni comunali, andando oltre la semplice protesta".

Il quadro è drammatico e lo è ora, ha sostenuto Barbiero, è da sciocchi farsi illusioni sull'approdo finale della Bozza Calderoli. Quei 24 mesi descritti nel decreto come tempo necessario per l'attuazione del federalismo fiscale sono una eternità. Le cose, in politica ed economia, stanno invece cambiando radicalmente nel breve spazio di una settimana. Se lo scenario è quello descritto dai Sindaci (confermato da UnionCamere, che ha sottolineato la disparità fra ricchezza creata e trasferimenti), ovvero i bilanci degli enti sono stati squassati dalla cancellazione dell'Ici, vengono impoveriti dal calo del gettito da oneri di urbanizzazione e cristallizzati dal patto di stabilità, è evidente che la proposta di trattenere il 20% dell'Irpef è quella più razionale e logica. Tanto più che attuare modifiche per evitare sperequazioni, in quel contesto, sarebbe facile.

Di fronte al no sostanziale del governo la resa non può e non deve essere una opzione. La maggioranza a Roma fa decreti per tutto, può decretare anche questo e intervenire d'urgenza, perché non sono solo le banche ad avere bisogno di sostegno. Quella che serve ora è una mobilitazione ampia, costruita sulla proposta: non per dare la spallata al governo, ma per chiedere all'esecutivo di mantenere le promesse presentate in campagna elettorale, che sono poi la sostanza del patto stretto con gli elettori. Noi vogliamo che i problemi vengano risolti, non puntiamo al tanto peggio, tanto meglio. Sono certo che lo stesso valga per i Sindaci della Marca.

persino alla piazza occupata dagli artigiani in prossimità delle elezioni. Ora tocca alla cittadinanza e alle istituzioni locali, per rendere evidente che ci sono questioni ineludibili, che non possono aspettare 24 mesi. La Cgil è pronta a fare subito la propria parte. Se invece non ci sono i soldi per fare il federalismo fiscale, e per questo la si vuole tirare lunga e si risponde "no" alle proposte ragionevoli dei sindaci, che il governo lo dica subito e lo dica chiaramente.