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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 29/07/2010

Il segretario provinciale Barbiero: se non rinnovano i contratti lavoro al collasso.
Interinali dell'Ufficio Stranieri, la Cgil pronta alla mobilitazione.
"Basta parla di immigrazione con doppiezza, la sicurezza nel territorio si garantisce con il buon funzionamento della macchina burocratica. Legalità e certezza del diritto dei migranti sono valori non negoziabili, chi li mette in pericolo è il Ministro degli interni".
"Il ministero degli interni e il ministro Maroni la smettano di parlare di immigrazione con doppiezza: non si può invocare il bisogno di legalità e poi smontare la macchina dei controlli, come potrebbe accadere a Treviso se non verranno rinnovati i contratti agli interinali che lavorano all'Ufficio Stranieri della Questura"

Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, che ha invitato le associazioni di rappresentanza economica e sociale trevigiane a "prendere atto del fatto che, per quanto riguarda la situazione dell'Ufficio Stranieri di Treviso, il governo ci sta letteralmente prendendo in giro".

"Se i contratti dei lavoratori interinali non venissero rinnovati - ha affermato Barbiero - si dovrà prendere atto del fatto che il collasso a cui andremo incontro, e che impedirà di far funzionare gli uffici, avrà un come responsabile il ministero degli interni. la si smetta, e lo dico soprattutto alla Lega, di stare con un piede su due scarpe, invocando maggiore sicurezza e controlli e poi rendendo impossibile il lavoro agli uffici delle Questura.
La legalità si difende con un adeguato apparato burocratico che permetta di affrontare le questioni legali e formali dell'immigrazione secondo tempi funzionali ai diritti dei migranti e alle esigenza di garantire il rispetto delle leggi, non con i manifesti elettorali. Ma c'è chi sembra voler giocare al tanto peggio tanto meglio".

"Auspichiamo - ha aggiunto Barbiero - che il ministro Maroni dia una risposta positiva al bisogno di efficienza dell'Ufficio Stranieri e lo si faccia in tempi brevi. La Cgil trevigiana, come già avvenuto in altre occasioni, è pronta ad una mobilitazione importante, fatta anche di gesti eclatanti, a cui riteniamo debbano necessariamente aderire le organizzazioni e le associazioni di rappresentanza economica e sociale. La legalità sul territorio e la certezza del diritto dei cittadini migranti sono condizioni di convivenza civile a cui non siamo disposti a rinunciare e di cui il governo e la politica locale, in particolare la Lega, devono farsi carico in maniera seria, concreta e responsabile".
"Sulla questione - ha concluso Barbiero - sarebbe utile sapere cosa ne pensa il governatore del Veneto ed ex ministro di questo esecutivo Luca Zaia"

Ufficio Stampa