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Mortale alla CEDA di Mareno di Piave, il cordoglio della CGIL trevigiana

Comunicati Segreteria - 27/06/2025

Mortale alla CEDA di Mareno di Piave, il cordoglio della CGIL trevigiana


La CGIL di Treviso esprime il proprio profondo cordoglio ai familiari e ai colleghi della vittima dell'incidente mortale avvenuto oggi alle 16:30 a Mareno di Piave, alla ditta CEDA, dove un operaio di origine indiana, 60enne di Santa Lucia di Piave, ha perso la vita tragicamente a causa di un infortunio sul lavoro.


Il segretario generale della CGIL di Treviso, Mauro Visentin, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Siamo profondamente colpiti da questo tragico evento. Ogni vita persa sul lavoro è una ferita che segna non solo le famiglie, ma l'intera comunità. È inaccettabile che nel 21° secolo si verifichino ancora incidenti di questa gravità. È fondamentale che le autorità competenti facciano chiarezza sulle dinamiche di questo incidente e che si adottino misure più severe per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro."

Visentin ha aggiunto: "Chiediamo un impegno concreto da parte delle aziende e delle istituzioni per promuovere una cultura della sicurezza e prevenire simili tragedie in futuro. Ogni lavoratore ha diritto a tornare a casa sano e salvo dopo una giornata di lavoro."

La CGIL trevigiana per l’ennesima volta fa appello per garantire che siano prese tutte le misure necessarie a evitare ripetizioni di tali eventi drammatici.

Inoltre Mauro Visentin aggiunge: "In queste settimane di ondate di caldo, è fondamentale richiamare l'attenzione sui rischi legati alle alte temperature per le lavoratrici e i lavoratori. Lavorare in condizioni di calore estremo non solo aumenta il rischio di infortuni, ma può anche avere effetti devastanti sulla salute a lungo termine.

La CGIL e l'INCA di Treviso si uniscono all'appello nazionale per garantire che tutti siano informati sui comportamenti da adottare in caso di colpi di calore e sulla necessità di ambienti di lavoro salubri, con temperature adeguate. È inaccettabile che la normativa sul microclima e sulla salute e sicurezza non venga sempre rispettata.

Le aziende devono assumersi la responsabilità di proteggere i propri dipendenti, attivando le misure necessarie, come l'accesso alla Cassa Integrazione Ordinaria, in caso di superamento dei 35° C. È tempo di garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti, perché la salute dei lavoratori deve essere una priorità, non un costo."


Ufficio Stampa


Visentin Mauro
Segretario Generale CGIL TREVISO