Immagine di copertina

COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 14/10/2010

FIOM - CGIL Segreteria provinciale di Treviso
Alla manifestazione di sabato contro il contratto separato: allarme salari, 1000 trevigiani a Roma.

Elio Boldo: "Rischi elevatissimi per i diritti dei lavoratori"
La Fiom e la Cgil lanciano l'allarme salari in provincia di Treviso.
Alla vigilia della grande manifestazione di Roma, a cui parteciperanno oltre 1000 lavoratori della Marca, la segreteria provinciale sottolinea la gravità della situazione puntando il dito sui rischi che comporta il contratto separato.

La firma dell'accordo da parte di Cisl e Uil espone i lavoratori a rischi elevatissimi, commenta il responsabile Fiom-Cgil Elio Boldo.
Non avere una posizione unitaria e aver in parte avallato strumenti in deroga per la gestione di orari di lavoro, straordinari e retribuzioni ci mette nelle condizioni di non avere reali certezze per il futuro dei lavoratori. La "svolta" di Pomigliano deve far riflettere su un mondo del lavoro che non è unito, e che non porterà ne investimenti, ne innovazioni.

Soprattutto in un momento in cui il Governo non sta dando risposte alle nostre esigenze, non sta parlando di crisi economica e di possibili vie d'uscita ma si perde i discussioni su appartamenti monegaschi, in un Italia in cui manca un vero piano industriale e in cui per 5 mesi non abbiamo avuto nessuno alla guida del Ministero per lo sviluppo economico.
Anche qui, anche nel Nordest e nella Marca trevigiana, le preoccupazioni per la perdita di capacità contrattuali tra aziende e lavoratori desta forti preoccupazioni. La mancanza di unità sta portando rapidamente a strumentalizzazioni da parte delle aziende in cui i diritti dei lavoratori, compresi i minimi tabellari, sono messi in discussione. Chiaro che in queste condizioni, di incertezza anche del salario, gli acquisti non decollano e l'economia stenterà a riprendersi, in tutti i settori, conclude Boldo.

Tanto è forte questo sentire che la partecipazione trevigiana allo sciopero sarà consistente. Oltre un migliaio di lavoratori scenderà a Roma per partecipare alla manifestazione in programma per sabato.
Saranno infatti 15 le corriere che si muoveranno da Treviso (2 da Montebelluna, 3 da Castelfranco, 4 da Conegliano, 2 da Vittorio Veneto, 1 da Oderzo e 3 dal capoluogo), per circa 700 partecipanti. Altri 200 utilizzeranno il treno e un altro centinaio si muoverà con mezzi propri.
"Se dopo la nostra protesta non si muoverà qualcosa – commenta Boldo citando il Segretario generale Epifani – saremo pronti a scendere di nuovo in piazza a il 27 Novembre 2010".

L'Ufficio stampa