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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 03/06/2013

Appello della CGIL: Gli amministratori decidano per mettersi insieme e affidare la riscossione dei tributi ad un soggetto intercomunale.
Dopo Equitalia, Cgil: "L'Actt pensi al trasporto pubblico".

Giacomo Vendrame: "No a queste operazioni politicamente strumentali, si rischia il mancato incasso dei tributi e la paralisi di Comune e municipalizzata. Bisogna uscire dall'atteggiamento di critica ideologica nei confronti di Equitalia e nei prossimi sei mesi creare nuove sinergie che mettano in sicurezza le risorse provenienti dai tributi, in particolare per i piccoli Comuni della Marca che non possono accollarsi il costo di gestire direttamente la riscossione".

"Niente ganasce ma biglietti dell'autobus" commenta ironico Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, la notizia che l'Actt Servizi, la municipalizzata del Comune di Treviso, si prepara a diventare l'ente riscossore dei tributi comunali di Ca' Sugana.

"Grazie al decreto appena approvato dal Governo la scadenza del 30 giugno, termine entro cui l'attività di riscossione dei tributi sarebbe dovuta passare totalmente in capo agli Enti locali, è stata prorogata di altri sei mesi, cioè fino al primo gennaio 2014.
Ma si sapeva già da ben due anni che il destino di Equitalia era ormai segnato e invece di prepararsi al cambiamento a Treviso non si è fatto nulla se non, a un mese esatto da quella che doveva essere la cessazione dei rapporti tra Comune e riscossore nazionale, pensare di affidare questo delicato compito, che tocca così in profondità la vita dei cittadini, alla società di trasporto pubblico del capoluogo, guarda caso saldamente in mano alla Lega". Ha tuonato il segretario generale della CGIL di Treviso.

"Quello di Colladon, direttore di Actt, suona già come un invito a sottovalutare il pagamento dei tributi – continua Vendrame – quando così non può essere. Il rischio, oltre all'aggiunta di nuovi costi a carico del Comune di Treviso, è il mancato introito delle risorse necessarie a governare la città e offrire i servizi necessari ai trevigiani. Parliamo di un tesoretto di circa 6 milioni e mezzo di euro di riscossioni ordinarie e coattive legate al futuro tributo sui rifiuti, la Tares; poi di altri 2-3 milioni di euro annui legati ad altri tributi comunali, più il grosso pacchetto delle contravvenzioni della polizia municipale. Alla fine, dai 15 ai 20 milioni di euro annui complessivi, corrispondenti a ben il 30% della spesa corrente del Comune di Treviso. E per parametrare meglio l'importo – ha sottolineato Vendrame – possiamo affermare che è quasi il doppio della spesa sociale, che nel 2011 si attestava a 11milioni e mezzo di euro, ed esattamente pari al costo del personale di Ca' Sugana".

"Per riscuotere tali somme ci vogliono competenze specifiche e una struttura adeguata – ha spiegato Vendrame – non ci si può improvvisare.
Il segmento dell'Actt è tutt'altro, quello del trasporto locale, e quello che di più potrà fare è partecipare al nuovo bando di gara per la gestione dei parcheggi del capoluogo".
"Bisogna uscire da atteggiamenti ideologici e politicamente strumentali che evidenziano solo il negativo di Equitalia, illudendoci che se lo "facciamo in casa e da soli allora lo facciamo meglio" – ha sottolineato Vendrame – non è così: i costi da affrontare per gestire le procedure di riscossione e gli eventuali contenziosi tra l'Ente e i cittadini non sono irrilevanti e potrebbero presto trasformare questa operazione in un boomerang per il Comune di Treviso, con conseguenze gravissime sul bilancio comunale, costretto ad assorbire i passivi della municipalizzata Actt. O ancora, ripercussioni sul servizio di trasporto pubblico del capoluogo con il rischio di paralisi del servizio".

"Questa visione localistica è miope – ha continuato Vendrame – ci vogliono soluzioni di più ampio respiro per affrontare seriamente e in tempi brevi la questione, che è ben più seria se pensiamo ai tanti piccoli Comuni della Marca che vivono la stessa situazione e si trovano soli su questo fronte. È solo attraverso economie di scala e un apparato strutturato e pronto ad affrontare la delicatezza dell'azione di riscossione che sarà possibile fare un passo in avanti rispetto all'operato di Equitalia.
Ora che i Comuni avranno sei mesi di tempo in più per diventare autonomi nella riscossione dei tributi, chiediamo ai nostri amministratori trevigiani e, in particolare, al prossimo Sindaco di Treviso, che abbiano la capacità e la lungimiranza, come hanno già fatto per l'affidamento di altri servizi, ad esempio quello di igiene ambientale, di mettersi insieme e trovare una dimensione idonea".