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LETTERA AL DIRETTORE

Comunicati Segreteria - 14/02/2013

Gentile Direttore,
il Sindacato dei Pensionati della Marca vuole indicare la via giusta verso il rinnovamento: quella dell'alternanza di governo, del buon senso e non della contestazione fine a se stessa.
Questa è l'occasione da non perdere per eliminare gli errori commessi dal centrodestra, dai governi Bossi-Berlusconi e dai tecnici di Monti.
L'obiettivo comune deve essere ridare voce ai cittadini e alla fascia debole della società bisogna, far vincere la legalità sul malaffare e sulla corruzione, sull'evasione fiscale e sullo sfruttamento del lavoro.

Come Sindacato dei Pensionati chiediamo buona occupazione per i nostri giovani e tutela per i tanti over 60 che a causa della crisi economica rischiano il posto e di uscire dal mercato del lavoro solo pochi anni prima del pensionamento.
Chi governerà dopo il 25 febbraio avrà il dovere di rimettere in piedi il Paese e correggere le negatività introdotte nel corso dell'ultima legislatura, sia sul piano dell'economia che dei diritti di lavoratori, pensionati e cittadini. In particolare, si dovrà subito procedere alla rivalutazione delle pensioni fino ai 3mila euro lordi mensili, che nella nostra provincia rappresentano il 92% degli assegni erogati dagli istituti previdenziali, allargare la no tax area, portandola dai 7.500 euro ai 10mila euro annui, porre un tetto alle pensioni d'oro, ovvero sopra i 5mila euro, dando così un forte segnale etico, di civiltà e solidarietà.

Inoltre, chiediamo a chi si candida di assicurare qualità e accessibilità della Sanità Pubblica, trovando le risorse necessarie alla diminuzione della compartecipazione alla spesa per i redditi più bassi, anche attraverso i processi di aggregazione tra gli Enti territoriali ed intervenendo radicalmente sulle sacche di inefficienza e sui costi della politica locale, che ancora troppo pesano sui bilanci della Pubblica Amministrazione. Ma allo stesso tempo investire sulla classe dirigente e sul lavoro, premiando i tanti imprenditori onesti e capaci, quelli che non chiedono gli interventi della politica, e che le tasse le pagano regolarmente.

Sul territorio trevigiano lo SPI, infatti, continuerà a lottare, anche insieme ai politici che sostengono queste nostre posizioni, per il risanamento e il rilancio anche del tessuto produttivo e per la sostenibilità ambientale e sociale della nostra economia, per sostenere le fasce deboli della società sul fronte del contenimento di bollette e tariffe.
L'Attivo SPI CGIL Treviso, in programma il 21 febbraio al BHR di Quinto, ha proprio l'obiettivo di porre tali questioni a candidati ed esponenti locali della coalizione di centrosinistra. A loro, in modo diretto, evidenzieremo chiaramente i problemi dei pensionati e delle loro famiglie, perché se ne facciano carico, senza dimenticanze, nel corso di tutto il loro mandato, con lealtà nei confronti della coalizione per la quale sono candidati e verso gli elettori che li sostengono e a loro daranno fiducia.

Ci auguriamo che fallito il berlusconismo e il federalismo di facciata, la logica del padrone e quella militarista, il rigore esasperato e il sindacalismo condiscendente, contrastando il personalismo e l'antipolitica, si apra una nuova primavera della Politica italiana. Noi crediamo che si possa veramente inaugurare questa stagione di rinascita, civile e culturale, economica e sociale. E lo si possa fare solo attraverso la democrazia e l'alternanza di governo. "La CGIL ti indica la via giusta" si legge su un vecchio manifesto del '53; nulla di più vero: oggi questa via noi con forza la suggeriamo ai nostri iscritti, ai lavoratori, ai pensionati e a tutti i trevigiani.