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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 19/02/2014

Mancata proroga della norma che permetteva di percepire fino a 3mila euro netti con voucher senza rinunciare a Cig, Aspi, MiniAspi e Mobilità.
Appello ai lavoratori interessati: "Informatevi".
Lavoro accessorio, Vendrame: "A rischio le indennità".

Il segretario generale CGIL: "Senza un'adeguata informazione, per pochi giorni di lavoro occasionale, i cassaintegrati e i lavoratori in mobilità rischiano di perdere il trattamento di sostegno al reddito. Dramma per coloro che s'avviano con copertura alla pensione".

"Un duro colpo ai danni dei lavoratori cassaintegrati o in mobilità: nessuna proroga della norma che consentiva ai lavoratori percettori di Cig, Aspi, MiniAspi e in Mobilità di prestare lavoro accessorio attraverso i voucher fino al tetto di 3mila euro netti annui, senza alcun riflesso negativo sul trattamento di sostegno al reddito. L'assenza di informazione in merito genererà danni irrimediabili ai lavoratori colpiti dalla crisi, in particolare a coloro che, coperti da ammortizzatore, s'avviano alla pensione".
Lo ha detto Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, fortemente preoccupato per le sorti dei lavoratori trevigiani, dipendenti delle aziende in crisi o usciti dal mercato del lavoro.

"L'opportunità data ai lavoratori percettori di ammortizzatori sociali di poter avviare prestazioni accessorie senza intaccare il trattamento al sostegno al reddito fino ad un massimo di 3mila euro netti all'anno sfuma grazie alla mancata proroga della Legge anche per il 2014 – ha spiegato il segretario generale della Camera del Lavoro di Treviso. - Comprendiamo la temporaneità di quanto previsto nel 2013, ma non ci sono oggi elementi sostanziali per dire che la situazione generale dei lavoratori è mutata, se non peggiorata, e quindi per procedere a una revisione della norma stessa. Insomma – ha tuonato Vendrame -un altro colpo durissimo per i tanti lavoratori trevigiani che già si trovano in una situazione di precarietà, insicurezza e di difficoltà economiche legate alla minor retribuzione derivante dalle diverse forme di integrazioni salariali rispetto allo stipendio percepito".

"Fatta salva la compatibilità di poter percepire compensi per lavoro occasionale tramite i voucher – ha aggiunto Giacomo Vendrame - la Legge non prevede la cumulabilità dei redditi: verrà così sospesa solo per i giorni lavorati l'indennità di cassa integrazione e di mobilità, e fino ad un massimo di sei mesi per ogni giorno lavorato per Aspi e MiniAspi. Così facendo viene, inoltre, meno la contribuzione figurativa piena per maturare la pensione, e rimane solo la contribuzione in gestione separata Inps, decisamente inferiore".

"Oltre al danno la beffa – ha rincarato Vendrame – il continuo susseguirsi di cambiamenti normativi rendono difficile l'applicazione delle regole e penalizzano sempre i lavoratori. È a carico dei lavoratori, infatti, l'onere di dare immediata comunicazione all'Inps dell'avvio del lavoro accessorio, onde evitare di perdere il diritto alle indennità di sostegno al reddito".
"Siamo, infine, allarmati per coloro che s'avviano alla pensione e che a causa della mancata proroga – sottolinea Vendrame – rischiano, per pochi giorni di lavoro accessorio svolto, di perdere proprio l'indennità che gli traghettava verso la pensione e di restare tagliati fuori dal mercato del lavoro e dalle forme di sostegno al reddito.
Un vero dramma. Per evitare problemi è bene che i lavoratori interessati contattino subito il Sindacato per un informazione completa".