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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 16/04/2013

Per il segretario provinciale la denuncia di Quarello è fonte di grandi preoccupazioni.
Fusione Asco-Agsm, la Cgil chiede un incontro urgente a Zugno
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Giacomo Vendrame: "Vogliamo vederci chiaro e capire quale sia il piano industriale.
Sulla possibile fusione tra AscoPiave e Agsm chiederemo un incontro urgente al presidente e all'amministratore delegato di Asco Piave per ottenere un quadro chiaro e veritiero della situazione. La denuncia pubblica di Enrico Quarello contiene - secondo la Cgil trevigiana - elementi di fortissima preoccupazione".

Lo ha detto oggi Giacomo Vendrame, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso per il quale "che le fusioni delle società pubbliche siano fatte sulla base di scelte inquadrabili nel campo degli equilibri politici interni alla Lega, non secondo una definita visione strategica ma per compiere un vero e proprio risiko finanziario che risani bilanci in rosso con il denaro di chi invece ha i conti in ordine sarebbe inaccettabile".

"Noi - ha aggiunto il segretario provinciale della Cgil - vogliamo parlare di cose serie e quindi, di fronte a fenomeni di polarizzazione dello scenario, che riguardano anche una società pubblica come AscoPiave i cui azionisti sono i Comuni, vogliamo un confronto in merito al piano industriale, alle prospettive di crescita delle attività e dell'occupazione, alle scelte strategiche che verranno effettuate in un settore delicato e importante come quello dell'energia, e su quale sia il futuro che si prospetta per le utility pubbliche, che sono un valore aggiunto per il territorio in cui operano".

"Che poi - ha sottolineato Vendrame - si stia ventilando una fusione tra un soggetto con i conti in ordine come AscoPiave e un altro che invece avrebbe esposizioni debitorie di svariate centinaia di migliaia di euro, è qualche cosa che vogliamo comprendere e analizzare con grande attenzione. Se, come denunciato da Quarello, il rischio è quello di veder fiorire operazioni imposte dalla politica per ragioni che non hanno nulla a che fare con il mercato e il ruolo delle public companies, la collettività deve essere adeguatamente protetta da tentativi di impoverimento delle proprie risorse e delle opportunità di cui può godere, soprattutto in questa fase di profonda crisi economica".

"La Cgil chiede chiarezza - ha concluso Vendrame - ben oltre le notizie diffuse dalla stampa locale sulle schermaglie tra correnti sulle denunce come quella di Enrico Quarello. A noi interessa la qualità dei servizi offerti ai cittadini e quindi chiederemo un incontro urgente al presidente di AscoPiave Flavio Zugno per vedere e discutere il piano industriale della società".