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NOTA STAMPA

Comunicati Segreteria - 05/08/2014

Il segretario generale della CGIL di Treviso promuove la riforma del Catasto "se basata su criteri reali".
Catasto, Vendrame: "Riforma necessaria".

Giacomo Vendrame: "I parametri alla base dei valori catastali vanno rivisti per ripianare situazioni paradossali. Inoltre, si potrebbe configurare, a parità di gettito, una rimodulazione dell'imposizione fiscale sugli immobili così da ripristinare l'equità contributiva".

"La riforma del catasto è indispensabile, deve essere pensata in termini di equità e potrà essere l'occasione per le Amministrazioni Comunali di rivedere al ribasso l'imposizione fiscale sugli immobili". Con poche ma significative parole Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso commenta i dati pubblicati dal quotidiano economico Sole 24 Ore e ripresi dalle testate locali relativamente alla preoccupazione di una stangata in arrivo per i contribuenti trevigiani.

"Se la revisione delle rendite catastali, come annunciato dall'Esecutivo, abbandonerà il datato sistema basato su numero dei vani, classi e le categorie degli immobili, per considerare invece parametri quali i metri quadri, l'effettivo valore di mercato, l'ubicazione, l'epoca di costruzione, il livello di finiture e perché no l'efficienza energetica, allora avremmo una vera riforma e un metodo appropriato di calcolo del valore che andrà a ristabilire l'equità anche dal punto di vista dell'imposizione fiscale. Come? Grazie ad un'operazione a gettito invariato per i Comuni trevigiani.
Le nostre Amministrazioni – spiega il segretario generale - dovrebbero, a quel punto, rimodulare le aliquote Imu e Tasi sulla prima casa, ovviamente al ribasso.
Altro che abolizione dell'Ici, queste due leve, riforma del catasto e diversa modulazione dell'imposizione fiscale sulla prima casa, avrebbero costituito la vera rivoluzione positiva per contribuenti e Comuni. Oggi, invece – sottolinea Vendrame - ci troviamo a dover affrontare una situazione disastrosa per le casse comunali e per l'eccessivo carico fiscale sui proprietari, e ora con la Tasi anche sugli inquilini".

"La riforma del catasto è necessaria al fine di aggiustare situazioni paradossali per le quali c'è chi paga di più per case modeste e magari in periferia rispetto a immobili di pregio e allocati nei centri storici, di rendite catastali lontani anni luce dal reale valore di mercato. Serve una riproporzione. Diventa un'occasione per apportare, inoltre, quella semplificazione burocratica della quale i cittadini trevigiani hanno bisogno e che oltre ad essere essa stessa elemento di risparmio di risorse – ha concluso Vendrame – si configurerebbe quale fattore di trasparenza e tempestività nella verifica di eventuali irregolarità".