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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 27/12/2012

Vendrame risponde a Zaia: "Responsabilità in solido per committente e appaltatore, così si tutelano i lavoratori".
Zaia, Vendrame: "Lavoro prima a chi rispetta le regole".

Il Segretario generale: "Corsie preferenziali non sono le strumento per creare buona occupazione ma portano ad un sistema chiuso e, unitamente al sistema degli appalti al massimo ribasso, aumentano il rischio di corruzione e di infiltrazioni malavitose".

"Bisogna dare lavoro a chi lo merita, a quelle imprese che rispettano la legge, le regole di mercato e non sfruttano i propri dipendenti per aggiudicarsi appalti al massimo ribasso, che rappresentano un male endemico e incrementano il rischio di infiltrazioni malavitose nel nostro sistema produttivo". Lo ha detto oggi Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, commentando le parole del presidente della Regione, Luca Zaia, in merito al "dare lavoro prima alle imprese del Veneto".

"Sebbene sia concorde con il presidente Zaia nell'affermare che gli ammortizzatori sociali sono un palliativo, tuttavia servono per tutelare il reddito delle famiglie, non è l'appartenenza territoriale ma è la legalità che fa bene al nostro sistema e crea buona occupazione. Sono fermamente convinto – ha precisato il segretario generale della CGIL di Treviso – che solo buone regole e una rigida lotta contro l'illegalità e l'evasione fiscale, favoriscano veramente le nostre realtà produttive e le nostre aziende venete, in particolare quelle innovative e rigorose dei diritti dei lavoratori, così da rimettere in piedi un sistema "pulito" e sviluppare un'economia sostenibile, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione delle infrastrutture e delle opere pubbliche.
Le corsie preferenziali, invece, inquinano il mercato rendendolo chiuso e autoreferenziale, e sanno di clientelismo. Quello di cui il nostro territorio ha invece bisogno è di dare lavoro a chi se lo merita, a quelle ditte che hanno le carte a posto con la legge, con il fisco, con i contributi e, soprattutto che rispettano i contratti di lavoro dei propri dipendenti".

"Lo sfruttamento delle maestranze, e anche dell'apparato amministrativo, è ormai, causa la crisi e l'attuale disciplina del lavoro, un denominatore comune di molte aziende, che – ha spiegato il segretario generale della CGIL di Treviso - per aggiudicarsi gli appalti al massimo ribasso cercano di ridurre il costo del lavoro, con straordinari non pagati, non garantendo i turni di riposo, non rispettando le mansioni dei lavoratori, stipulando co.co.co. o co.co.pro. invece di contratti solidi".
"Questo sistema, inoltre, inquina il mercato – ha aggiunto Vendrame - dando la possibilità a ditte controllate dalle organizzazioni criminali di infiltrarsi nel nostro sistema economico, peggiorando ulteriormente la situazione e innescando il domino della corruzione".

"Tutti dobbiamo portare avanti questa battaglia per la legalità – ha concluso Vendrame – e se Zaia vuole veramente fare qualcosa, intraprenda un percorso normativo per regole di appalto chiare e verificabili sostenendo la responsabilità in solido del committente quando le aziende non rispettano contratti e leggi."

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