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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 17/06/2011

LA PROVINCIA DI TREVISO SCELTA COME UNA DELLE AREE DI MAGGIORE INTERESSE IN ITALIA
Modelli territoriali, oggi incontro Cgil-Ocse sul patto per lo sviluppo.
Valorizzazione dei saperi, innovazione e modelli di welfare attivo al centro del confronto.
Il patto territoriale per lo sviluppo, recentemente siglato da Cgil, Cisl, Uil e Unindustria, come best practice relativamente a modelli sindacati-imprese finalizzati alla crescita del sistema economico.
E' questo il punto di partenza dell'incontro, avvenuto nel pomeriggio di oggi, tra una delegazione della Camera del lavoro di Treviso, guidata dal segretario generale Paolino Barbiero, ed una delegazione dell'Ocse, l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Valorizzazione delle competenze, modelli contrattuali di area, difesa delle imprese in fase di crisi e politiche di crescita sono stati l'oggetto di una discussione approfondita, da cui l'Ocse (che per l'Italia sta prendendo in esame i casi della Campania e del Veneto, e per quest'ultima regione ha scelto la provincia di Treviso e la Cgil come interlocutore sindacale) vuole trarre alcune indicazioni su come il Pubblico, la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese stiano collaborando alla formulazione di modelli di sostegno economico e di relazioni industriali che siano moderni ed efficienti.

"Nel corso dell'incontro - ha commentato Paolino Barbiero - sono stati valorizzati il contenuto e lo spirito del patto territoriale di sviluppo, soprattutto in una logica di estensione della contrattazione. Dove la contrattazione di secondo livello incontra ancora qualche ostacolo, il modello territoriale rappresenta una ottima sintesi per fissare criteri di integrazione contrattuale e salariale basati su reali indicatori di produttività. Per noi è la risposta più razionale e convincente, da opporre al modello del contratto aziendale, che sposta indietro le lancette dell'orologio delle relazioni industriali e il cui unico obiettivo è la destrutturazione della rappresentanza collettiva".

"La delegazione dell'Ocse - ha concluso il segretario generale della Cgil provinciale - mostra nei confronti del tema un interesse straordinario che conferma l'assoluta validità del modello proposto da Cgil, Cisl, Uil e Unindustria".
Nel corso del vertice è stato anche affrontato il modello bilaterale Ebav, l'ente per la bilateralità artigiana del Veneto, ritenuto dall'Ocse un esempio di buona pratica di confronto e lavoro comune tra sindacati e imprese, soprattutto per quanto riguarda il miglioramento dei livelli di innovazione nelle aziende e di innalzamento dei saperi e delle protezioni attive dei lavoratori.

Ufficio Stampa