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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 04/05/2010

L'associazione sarà ospitata presso la sede della Camera del Lavoro provinciale.
L'Arcigay Treviso riprende l'attività grazie alla Cgil.
Risolte le difficoltà logistiche attraverso l'accordo trovato con il sindacato.
"La CGIL di Treviso permetterà all'Arcigay della Marca di riprendere le attività, interrotte proprio per difficoltà logistiche, offrendo ospitalità all'associazione stessa presso la sede della Camera del Lavoro provinciale.
Con questo gesto, il più importante Sindacato della Provincia dimostra che il suo impegno per i diritti sociali trova completamento nella rivendicazione di nuovi diritti civili".

Lo ha detto oggi Giovanni Chiara, di Arcigay "Queerquilia" di Treviso. "La CGIL - ha proseguito Chiara - rappresenta per noi un soggetto protagonista non solo nella rivendicazione di nuovi diritti e nella salvaguardia di quelli acquisiti: crediamo infatti che solo la più grande organizzazione sindacale del nostro Paese possa essere protagonista nel mediare la protesta sociale e civile, preservando l'autorevolezza delle Istituzioni della Repubblica e dei principi di Libertà e Uguaglianza che esse devono garantire".
"Le iniziative che Arcigay Treviso svolgerà prima della pausa estiva - ha concluso - saranno interamente indirizzate alla promozione del Gay Pride nazionale, che si terrà a Napoli il prossimo 26 giugno, in collaborazione con la CGIL locale.

Questa è un'ulteriore conferma della volontà di queste due organizzazioni di collaborare insieme per la rivendicazione di Diritti, di Solidarietà e Unità nazionale, di Legalità.
"La Cgil - ha spiegato Paolino Barbiero, segretario generale della camera del Lavoro di Treviso - assume nel suo Statuto i valori delle libertà personali, civili, economiche e sociali, e promuove i diritti delle persone a prescindere dalla loro appartenenza etnica, di fede religiosa, nazionalità e appartenenza di genere e orientamento sessuale. La collaborazione offerta all''Arcigay arricchisce la politica di promozione della giustizia sociale in questo territorio, quale presupposto fondante di una società democratica e avanzata".

Ufficio Stampa