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Bonus Mamme, ma non per tutte

Informazioni Segreteria - 04/03/2024

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto il “Bonus mamme”, l’esonero della contribuzione previdenziale per le lavoratrici mamme, ma non per tutte e non per sempre: per maggiori informazioni sulla misura e su come ottenere lo sgravio, rivolgersi alla propria categoria di riferimento, ai funzionari e ai delegati, o alle sedi CGIL


Di seguito si riportano le principali informazioni. La CGIL, che ritiene la misura iniqua in quanto fornisce vantaggi maggiori ai redditi più elevati, è a disposizione delle lavoratrici nelle sedi a attrvaerso le categorie di riferimento.

Che cos’è?

È l'esonero dai contributi previdenziali (ovvero aumento del netto in busta paga) rivolto alle lavoratrici che risultino essere, nel periodo dal 01/01/2024 al 31/12/2026, madri di tre figli (o due, per il solo 2024). L’esonero è riconosciuto fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo nel caso di tre o più figli e solo nel 2024, fino al mese del compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo per chi ha due figli.

Per tutte le lavoratrici mamme?

No, solo per le lavoratrici con un rapporto di lavoro dipendente, pubblico o privato, a tempo indeterminato. Sono escluse le lavoratrici a tempo determinato, chi lavora nell’ambito del lavoro domestico e chi ha un solo figlio.

Come si calcola?

La decontribuzione è pari al 100% della quota a carico delle lavoratrici (9,19% della retribuzione). Il limite massimo è pari a 3.000 € annui. Il beneficio viene distribuito su 12 mensilità, con la cifra di 250 € mensili come soglia massima. Questo significa, come appare dalla circolare INPS, che la decontribuzione non opererà sulla tredicesima.

Le lavoratrici con retribuzione inferiore a 2.692 €/mese (ca. 35.000 €/anno) avrebbero comunque già diritto alla decontribuzione parziale del 6% o 7%. Tale beneficio è alternativo al Bonus Mamme. Questo significa che le lavoratrici con redditi medi e bassi avranno un vantaggio reale massimo di 86 €/mese lordi. Le lavoratrici con retribuzioni superiori a 35.000 €/anno, e sono il 15% più benestante, avranno invece diritto a un incremento di 250 €.

Come si otteniene l'esonero?

Il beneficio contributivo non è automatico. Se ci sono i requisiti la lavoratrice deve comunicare al datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero e produrre la documentazione dei codici fiscali dei figli o comunicare direttamente all’INPS le informazioni relative ai codici fiscali dei figli. Il bonus verrà erogato previa ricezione e verifica dei dati.

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