
Sciopero Generale CGIL il 12 dicembre: manifestazioni in tutta Italia e in Veneto contro una Legge di Bilancio ingiusta
Per la Marca e la provincia di Belluno manifestazione unica con corteo dalle ore 8:30 dalla sede CGIL di via Dandolo fino a piazza Vittoria a Treviso
Venerdì 12 dicembre sciopero generale indetto dalla CGIL per l’intera giornata di lavoro, con manifestazioni, cortei e presìdi in tutte le regioni d’Italia. Una presenza diffusa che segnala la profondità del disagio sociale e la volontà del sindacato di cambiare una Legge di Bilancio ingiusta e dannosa per lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate e giovani. Le richieste rivolte al Governo: aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, no al riarmo, investimenti in Sanità e Istruzione, contrasto alla precarietà, concrete politiche industriali e del Terziario, riforma fiscale equa e progressiva.
Il Veneto tutto sarà attraversato da iniziative provinciali: per Venezia e Mestre appuntamento alle ore 9:00 con concentramento stazione di Mestre; a Padova concentramento e corteo da Piazza Garibaldi ore 10:00; manifestazioni anche a Verona e a Rovigo con concentramento in Piazza Garibaldi alle 11:00 con corteo e comizio Piazza Merlin.
Per i territori di Treviso e di Belluno è previsto un corteo lungo il centro del capoluogo della Marca con partenza dalla sede CGIL di via Dandolo alle ore 8:30 e arrivo alle ore 9:30 al presidio in piazza Vittoria. Qui si alterneranno gli interventi di delegati e delegate delle varie realtà produttive delle due province e i contributi della segretaria generale della CGIL di Treviso Sara Pasqualin, della segretaria generale della CGIL di Belluno Denise Casanova e di Alessandro Genovesi della CGIL Nazionale.
La leader di via Dandolo Sara Pasqualin invita i trevigiani e le trevigiane a prendere parte alla protesta: “Bisogna aumentare salari, andare prendere soldi dove sono, investire su sanità e scuola, ricostruire la giustizia sociale e l’uguaglianza che in questo Paese è stata cancellata. Quando si arriva a decidere di scioperare i lavoratori e le lavoratrici rinunciano allo stipendio, non è rispettoso deriderli o mettere in discussione la loro scelta e partecipazione solidaristica legittima”.
Ufficio Stampa
Pasqualin Sara
Segretaria Generale CGIL TREVISO