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Contributi ai Comuni per Opere Pubbliche, l’appello dello Spi Treviso

Comunicati Spi - 22/01/2020

Contributi ai Comuni per Opere Pubbliche, l’appello dello Spi Treviso: “Insufficienti in confronto ai bisogni dei territori, lavorare a livello sovracomunale per ottimizzare”

 

Il Ministero dell’Interno – Dipartimento per la Finanza locale ha pubblicato l’elenco dei contributi assegnati ai Comuni per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche per l’anno 2020. Il contributo varia in base al numero di abitati e vede diverse fasce che vanno dai 50.000 euro per i Comuni fino a 5.000 abitanti arrivando ai 170.000 euro per i Comuni tra i 50.000 e i 100.000 abitanti. Il totale assegnato ai 94 Comuni trevigiani ammonta a 6.900.000 euro. Briciole, secondo lo Spi Cgil di Treviso, che lancia un appello ai sindaci.

 

La ripartizione è così suddivisa: Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti: euro 50.000; Comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti: euro 70.000; Comuni con popolazione da 10.001 a 20.000 abitanti: euro 90.000; Comuni con popolazione da 20.001 a 50.000 abitanti: euro 130.000; Comuni con popolazione da 50.001 a 100.000 abitanti: euro 170.000. I Comuni beneficiari del contributo sono tenuti a iniziare l'esecuzione dei lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro il 15 settembre 2020.

“Ancora una volta ci troviamo a fare i conti con finanziamenti statali inadeguati – commenta Paolino Barbiero, segretario generale dello Spi Cgil di Treviso – in tutto il territorio trevigiano arrivano 6 milioni e 900.000 euro da distribuire in 94 municipi, dove soltanto uno supera i 50.000 abitanti ed è il capoluogo, Treviso. Capiamo bene che si tratta di risorse insufficienti e che magari andranno a tamponare qualche situazione o a supportare i piccoli Comuni per qualche opera, ma non potranno certo dare una risposta effettiva ai bisogni dei cittadini nei nostri territori”.

“Ecco perché è bene che i Comuni lavorino in un’ottica sovracomunale. Come Spi abbiamo sempre spinto per le fusioni e supportato le aggregazioni di funzioni in convenzioni, perché riescono a razionalizzare le risorse e offrire servizi adeguati alla cittadinanza anche in questo periodo storico dove i fondi scarseggiano. Ed è proprio in questo modo – aggiunge Paolino Barbiero - che, riteniamo, si debba operare anche in questo caso, usando questi stanziamenti al meglio con progetti che rispondano a una visione più ampia del singolo campanile, al fine di realizzare le infrastrutture necessarie, con l’adeguato controllo della sicurezza e della legalità dei cantieri, generando nuovo lavoro per le aziende e le maestranze del territorio, senza sprechi o mezze opere fatte solo per accontentare il proprio orticello. Un principio questo cha vale anche per la gestione del personale sempre più in sofferenza sia dal punto di vista numerico che dell’età dell’organico dei nostri Enti locali”.

 

Ufficio Stampa


Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO