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Dopo il lockdown riparte la contrattazione sociale con i Comuni della Marca

Comunicati Spi - 13/05/2020

Dopo il lockdown riparte la contrattazione sociale con i Comuni della Marca
Le Organizzazioni Sindacali chiedono di aprire subito il dialogo con i Sindaci, al centro le misure di sostegno ai redditi e all’economia delle comunità locali al fine di salvaguardare la coesione sociale

 

Considerando la proroga per l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2019 e del Preventivo 2020 al 31 maggio e quella al 30 settembre per l’approvazione del Documento Unico di Programmazione, i Sindacati CGIL, CISL e UIL intendono riattivare il dialogo con le Amministrazioni comunali del territorio provinciale, dentro il perimetro della contrattazione sociale sviluppata negli anni passati e alla luce delle misure di welfare d’emergenza promosse dal Governo centrale in risposta alla crisi economica e socio-sanitaria divampata a seguito dell’epidemia da Covid-19. Sotto la lente di ingrandimento proprio le condizioni che i Comuni della Marca possono generare a sostegno del reddito di singoli e delle famiglie, di contrasto all’insorgere di marginalità economiche e sociali e di nuovi stati di povertà nella popolazione, ma anche a incentivo delle attività produttive e a salvaguardia dell’occupazione, e nel rendere accessibili a tutti i servizi pubblici.

 

Le Organizzazioni Sindacali, visto all’avvio della fase 2 del contenimento epidemiologico e della ripartenza dell’economia del territorio, chiedono allora una confronto urgente con i Sindaci del territorio, anche nelle nuove modalità di confronto così intensificate nel corso del lockdown.

Ecco in sintesi i punti da affrontare:

▪ previsione della riduzione delle entrate correnti e delle risorse da impegnare con le misure compensative definite dal Governo con i vari decreti;

▪ nuove scelte sulla programmazione delle funzioni principali del Comune anche con l’utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione e del fondo crediti di dubbia esigibilità;

▪ interventi realizzati con il Fondo di Solidarietà Alimentare e situazione economica osservata durante le fasi della crisi COVID-19 (emersione lavoro irregolare, attività illegale, evasione fiscale e tributaria);

▪ scelte dell’Amministrazione comunale sulla tassazione locale e rispetto alla proroga fino al 2021 sul recupero del 100% del gettito fiscale attraverso i Patti Antievasione;

▪ interventi da programmare per superare l’isolamento relazionale dei giovani, delle famiglie, degli anziani soli e delle persone con disabilità;

▪ sostegno alle famiglie che devono rimodulare l’attività lavorativa con la cura dei figli e i familiari non autosufficienti;

▪ monitoraggio e implementazione degli interventi realizzati con il Fondo Solidarietà Alimentare, il bonus di 600 euro, altre forme di sostegno al reddito come le tariffe sociali sui Servizi Pubblici Locali (acqua, energia, gas, rifiuti, trasporto) e integrazione al Fondo Solidarietà mutui prima casa;

▪ riorganizzazione dei servizi socio-assistenziali e integrazione con il sistema socio-sanitario pubblico, viste le criticità riscontrate durante le fasi di emergenza COVID-19, nella gestione dei: centri servizi anziani, centri diurni, comunità alloggio, poliambulatori distretti, assistenza domiciliare e centri ricreativi anziani.

 

Uffici Stampa


Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO