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COMUNICATO STAMPA SPI

Comunicati Spi - 01/08/2014

SPI e SUNIA raccolgono i frutti della mediazione: il debito passa da 650mila a 295mila euro rateizzabili in 60 mesi.
Arretrati, raggiunto l'accordo inquilini-AEEP.
Barbiero - Gava: "Dialogo positivo con l'Azienda. Il CdA di AEEP ha promosso una transazione che evita lunghi e dispendiosi contenziosi legali. Ora si guardi al futuro dell'edilizia economica sul territorio. I Comuni della Marca, sfruttando le possibilità a loro disposizione, rilancino gli investimenti sul patrimonio immobiliare al fine di intercettare i bisogni abitativi dei cittadini".

Hanno partecipato quasi 200 famiglie ieri sera, mercoledì 30 luglio, alla riunione di tutti gli inquilini degli alloggi AEEP (Azienda Edilizia Economica Popolare) di Castelfranco Veneto convocata da SUNIA e SPI CGIL di Treviso. Tema unico e centrale dell'incontro l'ipotesi di sanatoria dei canoni arretrati per gli anni 2003-2013. Tutto è nato lo scorso 27 maggio quando, a causa di un errore di calcolo degli affitti durato per ben 11 anni, l'Azienda ha chiesto a 309 inquilini di corrispondere somme per un totale complessivo di 650mila euro. Una richiesta che ha visto l'immediato intervento delle associazioni provinciali di SUNIA e del Sindacato Pensionati di Treviso al fine di trovare un giusto accordo a tutela dei residenti che già vivono condizioni di difficoltà economica e di disagio sociale.

La soluzione è dunque arrivata ieri sera quando gli inquilini chiamati dalle associazioni sindacali hanno aderito alla proposta di transazione definita dalle parti sociali e dal CdA dell'Azienda castellana. Grazie all'accordo, approvato nel corso dell'incontro e frutto della trattativa, il debito complessivo, prendendo in riferimento solo il periodo compreso tra giugno 2009 e dicembre 2013, ovvero di cinque mesi inferiori alla prescrizione legale, e senza l'applicazione degli interessi legali, viene ridotto a 295mila euro.
Inoltre, al fine di ridurre per quanto possibile l'impatto sul bilancio familiare degli assegnatari e dei loro eredi l'Azienda ha stabilito la possibilità per gli inquilini di rateizzare il debito stabilendo, a partire da settembre 2014, una rata minima di 30 euro per un massimo di 60 mesi. Va da sé che coloro che hanno un debito residuo inferiore a 1.800 euro corrisponderanno il pregresso in un periodo più ridotto. Per i casi, invece, nei quali i 60 mesi non bastassero al recupero si studierà un piano di rientro personalizzato rispetto alla situazione reddituale e patrimoniale degli interessati.

"Quello con AEEP è stato un confronto positivo – Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso - oltre ad aver formalizzato un accordo, ieri avvallato dagli inquilini, che evita il ricorso a contenziosi legali con i relativi costi, lungaggini e incertezze, abbiamo aperto un dialogo costruttivo che guarda al futuro dell'edilizia popolare. Vogliamo confrontarci con il Comune, che controlla di fatto l'Azienda, per affrontare, insieme, anche la questione del risanamento economico e il rilancio delle funzioni sociali dell'AEEP ma anche dell'altra realtà che su questo fronte opera sul territorio, la Castelfranco Servizi, al fine di dare risposte concrete ai vecchi e ai nuovi bisogni abitativi e sociali".

"Attraverso un dialogo aperto e sereno con le Amministrazioni della Marca – ha aggiunto Alessandra Gava, segretaria provinciale SUNIA CGIL di Treviso - quello che puntiamo a realizzare è uno slancio forte sul tema casa che prenda in considerazione per i Comuni la volontà di ricominciare a investire, anche attraverso le spese in conto capitale, sul patrimonio immobiliare destinato al sostegno della fascia debole della società. Ci sono delle opportunità, come i Fondi regionali per la morosità incolpevole e per la messa a norma degli alloggi, da sfruttare nell'intercettare risorse messe a disposizione di Comuni ed Enti".